Il refrain che Giorgio Storace usa per giustificare la grave situazione del bilancio di Rocchetta Ligure (“Stiamo pagando ancora i mutui accesi delle precedenti amministrazioni”) non piace ai familiari di Albino Corana, lo storico primo cittadino scomparso lo scorso anno dopo aver guidato il paese per tanti mandati, fino al 2004, quando Storace, suo vice da tempo, vinse le elezioni con una sua lista, lasciando Corana in minoranza “E’ troppo facile – dicono i familiari – prendersela con chi non può raccontare la realtà dei fatti.
Storace ha detto che “il Comune in questi anni non è riuscito a pagare il servizio rifiuti proprio a causa dei mutui” accumulati dalle amministrazioni “targate Corana”. Dichiarazioni – dicono ancora i Corana – fatte per legittimare l’inserimento del bocciodromo nella lista dei beni alienabili e giustificare la proposta scritta di Storace alla 5 Valli per sanare il debito di oltre 130 mila euro, trasformando la struttura, importante punto di aggregazione voluto dal nostro congiunto, in un deposito mezzi e ricovero merci”. Alcuni mutui, proseguono i familiari – “erano stati accesi dal nostro congiunto, con vice Storace, per dotare il Comune di servizi importanti per la nostra comunità (scuole, beni storici e musei, bocciodromo ecc.) che nessuno ha mai contestato, anzi. Se le gestioni successive – concludono – non sono state in grado di concretizzare piani di rientro credibili, diventa troppo comodo scaricare su altri, specie su chi non può difendersi, le proprie responsabilità”. Alle elezioni del 26 maggio Storace non si ricandiderà neppure in Consiglio comunale. A Rocchetta lo scontro elettorale sarà al maschile e al femminile, le liste saranno guidate da Annalisa Fiori e Fabio Cogo.