La prima manifestazione sulle vette dell’Appennino alessandrino fu una decina di anni fa per tutelare i crinali del proliferare delle torri eoliche. Domenica 26 marzo gli appassionati della montagna di Piemonte, Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna si ritroveranno sul monte Chiappo, tra Val Borbera e Valle Staffora, per chiedere di salvaguardare l’ambiente montano e in particolare per dire no al progetto di innevamento artificiale degli impianti di Pian del Poggio nel Comune lombardo di Santa Margherita di Staffora (Pavia). Un intervento che Legambiente ha inserito nel suo report nazionale intitolato “Neve diversa”, dedicato al turismo invernale nell’era della crisi climatica. Il progetto è preso a esempio negativo di gestione della montagna: parte del percorso dai 1699 metri della vetta del Chiappo ai 1300 metri di Pian del Poggio sarà innevato artificialmente per prolungare una stagione turistica invernale caratterizzata dalla carenza di neve. Come ricorda il Forum sentieri vivi 4p, promotore della manifestazione, l’innevamento artificiale significa spreco d’acqua, di energia e di suolo in nome di un’attività, quella dello sport invernale, “non più sostenibile” a causa dei cambiamenti climatici. Al momento non si sa quanti generatori mobili serviranno per l’innevamento nè da dove verrà prelevata l’acqua, né se verrà costruito un bacino di accumulo. Il ritrovo per i manifestanti da Alessandria è a Capanne di Cosola alle 9,45. Informazioni: [email protected]