Mondelez di Capriata ex Saiwa

“Dimettetevi e vi daremo un congruo corrispettivo in danaro”.

Clima teso allo stabilimento dolciario Mondelez di Capriata d’Orba tra l’azienda e i sindacati. L’ex Saiwa ha infatti dichiarato nei giorni scorsi 15 esuberi, in rapporto ai circa 380 dipendenti attuali. L’azienda, tuttavia, in questi giorni ha avviato contatti con i dipendenti escludendo licenziamenti ma proponendo una buonuscita anticipata, variabile in funzione dell’anzianità e quindi del numero di anni che ancora necessitano alla pensione.

Fonti sindacali asseriscono però  di respingere il piano di esuberi e soprattutto le modalità con le quali l’azienda sta portando avanti la proposta di autolicenziamento.

“Il trattamento di fine rapporto dovrebbe essere discusso e proposto con modalità ben precise ed è applicabile solo in talune circostanze – dicono i sindacati -. Una proposta del genere, che a quanto pare sarebbe scaturita dalla carenza dei volumi di produzione dello stabilimento, in linea di massima è pari a circa il 7% dello stipendio annuo, in aggiunta ad un’altra somma proporzionale al singolo caso. Situazioni simili potrebbero andar bene a dipendenti prossimi alla pensione, quindi al massimo uno o due anni. In tal modo salverebbero la retribuzione pensionistica. Ma non abbiamo personale che si trova in queste situazioni e per giunta aderire alla proposta aziendale, deve essere un diritto volontario. Piuttosto, quello che attendono i lavoratori è un piano di rilancio aziendale che al momento non è chiaro e valutare le ragioni per le quali si è verificato il calo dei volumi”-.

I timori dei sindacati non si fermano ai 15 esuberi dichiarati ma sussiste la possibilità che possano raddoppiare entro fine anno. Nei prossimi giorni sono previste assemblee interne e incontri tra le Rsu e la dirigenza dello stabilimento.