Secondo il Cociv, far tornare 600 persone dalle Regioni del Sud nei cantieri del Terzo valico con la pandemia in corso non metterà a rischio la salute dei colleghi e di tutte le persone che incontreranno durante il viaggio. La diffida che il consorzio ha inviato alle imprese appaltatrici viene però contestata dai 5 stelle, precisamente dalla senatrice Susy Matrisciano e dal consigliere regionale Sean Sacco. Come è ormai noto centinaia di lavoratori, nell’imminenza della pubblicazione del decreto che istituiva la zona arancione per contrastare il coronavirus, aveva lasciato i cantieri del Piemonte e della Liguria per tornare a casa, in Meridione, dove sono però finiti in quarantena. Così alcuni cantieri sono stati chiusi e altri stanno lavorando a ranghi ridottissimi. Le aziende stanno man mano chiedendo la cassa integrazione per sospendere l’attività ma il Cociv, citando il decreto dell’11 marzo che non prevede lo stop ai cantieri, chiede che tutti i lavoratori, finita la quarantena, tornino al lavoro, nonostante la pandemia.

Operai del Terzo valico

Prima viene il Terzo Valico e poi la salute di lavoratori e cittadini?”, si chiedono Susy Matrisciano e Sean Sacco -. “La domanda sorge spontanea leggendo le notizie riguardanti la diffida di Cociv nei confronti delle imprese appaltatrici. Non ci dovrebbe essere nessun interesse superiore rispetto alla salute pubblica. Evidentemente il concetto non è chiaro a tutti. È irresponsabile, in questo momento, imporre a centinaia di operai del Sud di raggiungere i cantieri del Terzo Valico in Piemonte e Liguria. Queste persone sono state messe in quarantena e dunque non dovrebbero essere messe in condizioni di attraversare l’intero paese generando eventuali situazioni di contagio”. La Regione, secondo Sacco e Matrisciano, deve prendere una posizione. Gli esponenti pentasellati si chiedono “come si intende garantire la sicurezza nei cantieri? Come si intende evitare che diventi una fonte di contagio? Spresal e Ispettorato del Lavoro sono in grado di garantire adeguati controlli?”.