Dopo il via libera del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, ripartono i finanziamenti per il Terzo valico, fermi dalla scorsa estate, per il quinto lotto della Grande opera. Nei giorni scorsi Rfi ha annunciato di aver consegnato una nuova tranche di lavori al Consorzio Cociv, General Contractor incaricato della progettazione e realizzazione. “Il quinto lotto (su sei complessivi) – spiega Rfi – ha un valore di 1.508 milioni di euro e comprende tra le principali lavorazioni: il completamento delle gallerie dell’interconnessione di Voltri, la prosecuzione della Galleria di Valico dalle finestre di accesso (Polcevera, Vallemme, Cravasco e Castagnola), il completamento della Galleria artificiale di Pozzolo e della variante dell’Interconnessione di Novi, la prosecuzione della realizzazione delle trincee e dei rilevati della tratta Pozzolo-Tortona nonché attività di armamento e tecnologie sugli innesti delle linee storiche, Interporto Rivalta Scrivia e Bivio Corvi”. Il Cociv, da parte sua, dopo questa notizia annuncia l’assunzione di 600 lavoratori equamente suddivisi tra Liguria e Piemonte, “che portano a 2.500 il totale occupato nel 2018 dal Cociv, da affidatari e da indotto, dati che saliranno a 4 mila unità nel 2019, 4.400 unita nel 2020, fino ad arrivare a 5 mila occupati a regime nel 2021”.

(foto da terzovalico.it)

Intanto, però, proprio Salini Impregilo, socio di maggioranza del Cociv, nei giorni scorsi ha subito un crollo a Piazza Affari, la Borsa di Milano, facendo scendere il titolo, come ha riportato il Sole 24 Ore, “ai minimi storici da settembre 2011”. Il motivo la sentenza del tribunale arbitrale di Miami che ha condannato, come riporta ancora il quotidiano economico, “il consorzio di costruttori del canale di Panama, di cui è capofila Salini Impregilo assieme alla spagnola Sacyr e alla olandese Jan de Nul, a rimborsare quasi 848 milioni di dollari all’authority”. Il problema è stato la lievitazione dei costi dei lavori del raddoppio del canale tra l’Oceano Pacifico e il Mar dei Caraibi, che ha spinto il governo di Panama a minacciare i ritiro dell’appalto. La lite si trascinata fino alla sentenza dell’altro giorno a Miami. Un’altra tegola pesante per il Cociv, dopo che a inizio anno a finire nei guai era stata la società Condotte, socio al 31% del consorzio. Il presidente Duccio Astaldi, a marzo, era stato arrestato per una presunta tangente per i lavori di realizzazione di tre lotti dell’autostrada Siracusa-Gela. Inoltre, Condotte in quei mesi aveva richiesto al tribunale l’ammissione al concordato preventivo per i troppi debiti accumulati, due miliardi di euro. Una situazione non facile, quella del Cociv, che ora dovrà essere gestita da Marco Rettighieri, ex commissario del consorzio dopo gli arresti di fine 2016 e ora nominato presidente come caldeggiato dal governo per la sua azione positiva svolta nel precedente incarico.