Ultima seduta del Consiglio comunale a Serravalle Scrivia. Domani, 28 aprile, alle 18, si chiude il secondo mandato guidato dal sindaco Alberto Carbone con l’approvazione del rendiconto del bilancio. Il 12 giugno, infatti, i serravallesi saranno chiamati a votare il nuovo sindaco e i nuovi consiglieri comunali. Carbone non potrà ricandidarsi dopo due mandati consecutivi: dopo il ritiro della candidatura della vicesindaco Giulia Marchioni, dovrebbe esserci come candidato sindaco l’ex veterinario di Albenga Gianfranco Pinzone. Nessuna lista, a quanto pare, da parte dell’ex vicesindaco Pasquale Vecchi e del consigliere di Forza Italia Francesco Scaiola. A confrontarsi con la maggioranza uscente ci sarà la lista organizzata da Walter Zerbo, consigliere di opposizione, con Anna Massone, del gruppo Serravalle futura. A breve sarà reso noto il nome del candidato sindaco della lista civica ormai pronta. Serravalle futura ha diffuso in questi giorni un manifesto in paese con il quale annuncia la fine della sua esperienza politica dopo dieci anni, nei quali è stata rappresentata in Consiglio comunale da Elio Pollero, Zerbo e Massone. “In queste due ultime legislature – scrivono dal gruppo – il gruppo di Serravalle Futura ha seguito importanti vicende serravallesi, come la messa in sicurezza dell’Ecolibarna, al fianco del Comitato Ecolibarna con gli abitanti del quartiere Fabbricone; l’opposizione al Terzo Valico, sostenendo gli abitanti delle frazioni Libarna e Crenna durante gli espropri; la vicenda dei lavoratori del Mercatone Uno quando l’azienda ha comunicato la chiusura del punto vendita di Serravalle.
Ha inoltre sostenuto il Circolo Arci “La Storia” quando l’Amministrazione comunale, a pochi mesi dalle elezioni del 2017, ha deciso di non rinnovare la convenzione per l’uso dei locali nel parco Caffarena. Ha poi seguito la vertenza di alcuni abitanti del quartiere Cà del Sole danneggiati, in occasione di forti precipitazioni atmosferiche, per la costruzione fuori norma di alcuni tratti di fognatura. Vertenza vinta dai residenti che saranno indennizzati dal Comune. Infine, ha espresso la sua posizione negativa sul progetto di raddoppio di via Roma”. Serravalle futura ritiene l’opera “non risolutiva dei problemi di degrado del centro storico, non risolutiva dei problemi indotti in paese dall’alto traffico veicolare, di incerta realizzazione per l’insufficienza dei fondi a disposizione dell’amministrazione, perché non rispettosa dei cittadini che lavorano o risiedono negli isolati interessati dal progetto che si vedranno subito espropriati dei loro averi, perché il paese subirà in tutta la sua estensione le ricadute negative indotte dal grande cantiere penalizzando anche le attività e la vita per tutto l’asse centrale di via Berthoud e viale Martiri della Benedicta”. Il simbolo e il nome di Serravalle Futura “finiscono qui e rimarranno legati a questa lunga esperienza di opposizione. Le persone che nel tempo si sono impegnate per la lista proseguiranno invece nella loro attività politica. I consiglieri Zerbo e Massone, insieme a Cristiana Vacchina rinnoveranno il loro impegno per Serravalle, si stanno confrontando, con altri concittadini, sulle dinamiche in atto nel paese e sulle sue prospettive future. Serravalle Futura è quindi l’incubatore di una nuova lista civica che rilegge Serravalle, ridefinisce contenuti ed obiettivi, con la stessa trasparenza, lo stesso impegno, la stessa coerenza da sempre nostro patrimonio civico”.