Computer, televisori, cassette e tubi di plastica, vasi, contenitori per vernici, bancali in legno e bidoni in metallo pieni di ruggine. A pochi metri dalle rovine di Libarna antica, a Serravalle Scrivia, lo scenario è questo: una discarica di rifiuti fra la vegetazione, vicino alla recinzione dell’area archeologica che dovrebbe essere un vanto per il territorio, essendo fra le più importanti nel Nord Italia. Uno scenario degno della Terra dei fuochi accanto a quello che resta della città romana, area che attende sempre di essere valorizzata come merita dagli enti pubblici.

Uno degli accessi all’area archeologica. Lì vicino si trova la discarica.

Molti dei rifiuti abbandonati come televisori e pc, oltretutto, potrebbero essere ritirati dai centri di raccolta di Novi Ligure o Arquata, per esempio, oppure a domicilio, senza pagare nulla. Si preferisce invece inquinare l’ambiente e oltraggiare uno dei monumenti più importanti del Nord Ovest.