Dopo il drone, il cibo per animali e le zanzariere, altri curiosi rimborsi spese a carico della collettività gaviese mettono nei guai l’ex sindaco Nicoletta Albano, indagata per peculato nel secondo filone delle indagini partite a gennaio. Secondo quanto riporta il quotidiano La Stampa nell’edizione di oggi, 20 novembre, il nuovo sequestro di denaro da 48 mila euro operato dalla Procura di Alessandria sul conto della Albano riguarda anche un viaggio a Parigi, avvenuto tra il 2011 e il 2016, quando Albano era primo cittadino. In effetti, nessuno ricorda che il Comune di Gavi abbia mai avuto rapporti con la capitale francese per cui risulta difficile comprendere come questo viaggio possa essere stato inserito fra le spese istituzionali, tanto da essere poi rimborsato dal Comune all’allora sindaco.
Un anticipo di quanto sarebbe avvenuto tra il 2016 e il 2019: in quel periodo l’ex consigliere regionale avrebbe fatto un altro viaggio a spese dei gaviesi, precisamente in Russia, secondo quanto emerso dalle indagini. I magistrati ritengono illegittimo anche il rimborso che Albano aveva ottenuto dal Comune per le spese legali sostenute a suo tempo per una querela nei confronti di alcuni giornalisti del settimanale Il nostro giornale, riferita alla scomparsa dell’albo pretorio comunale, all’epoca non virtuale, per alcuni mesi dopo la ristrutturazione post terremoto del municipio. La vicenda si chiuse con un accordo non oneroso fra le parti e Albano si è fatta rimborsa ben 15 mila euro di parcelle dell’avvocato.