Ammodernare San Bovo costa troppo”. Lo ha sostenuto il consigliere comunale di maggioranza Francesco Bonvini (Lega) durante l’ultima seduta del Consiglio comunale. La vicenda dello scalo merci sembra infinita: il centrosinistra al governo della città fino al 2019 ha fatto addirittura modificare il tracciato del Terzo valico, con l’eliminazione dello Shunt, facendo transitare i treni veloci in città proprio per valorizzare lo scalo, abbandonato da tempo. Nel febbraio dello scorso anno l’allora assessore comunale Maria Rossa Serra aveva affermato: “San Bovo finora non lo conosceva nessuno. Ora è riconosciuto come scalo merci di rilievo sia dalla Regione che da Rfi e c’è una società delle Ferrovie che sta investendo”, commentando la firma di un accordo tra Comune, Rfi e Regione per valorizzare lo scalo con la quale gli enti firmatari si impegnavano a stanziare altri fondi e a eseguire interventi, come la costruzione di sottopasso per i camion per accedere allo scalo.

Lo scalo di San Bovo a Novi Ligure

All’epoca si era parlato anche dell’affitto di 100 mila metri quadri da parte di Mercitalia a Metrocargo, società delle Ferrovie dello stato che, secondo Serra, avevano già un piano di intervento. L’altra sera, in Consiglio comunale, la maggioranza ha risposo a un’interrogazione dell’opposizione di centrosinistra con la quale si chiedeva conto proprio della situazione dello scalo di Novi San Bovo. Il Consigliere Rocchino Muliere ha ricordato l’accordo dello scorso anno “per lo studio delle modalità di valorizzazione dello scalo novese, nonché l’interesse manifestato dalla società Metrocargo ad affittare o acquisire aree dello stesso”. Il vice sindaco, Diego Accili, ha precisato che “si sta lavorando insieme alla Regione per definire il ruolo di San Bovo all’interno di un sistema logistico più ampio che oltre ad Alessandria comprende “buffer”, ovvero punti di interscambio, in diverse aree tra cui Novi, Rivalta Scrivia, fino ad arrivare al basso astigiano”. Ancora una volta, nulla di definito rispetto a quanto annunciato un anno fa. La pietra tombale su San Bovo sembra averla messa il Consigliere Bonvini, dipendente delle Ferrovie: “Per ammodernare lo scalo i costi sono troppo elevati”. Fine della storia?