Resta alta l’attenzione delle istituzioni, delle associazione e soprattutto degli abitanti delle Valli Borbera, Curone e Staffora sul progetto eolico industriale presentato dalla società bresciana 15più Srl che prevede l’istallazione di 20 aerogeneratori “Vestas 162”, ciascuno di potenza pari a 6,2MW da collocare al di sotto dei crinali montani che vanno da Monte Chiappo a Monte Bogleglio e da Monte Roncasso a Monte Giarolo.
Ed è proprio il presidente del Comitato, Giuseppe Raggi che, dopo aver esaurientemente illustrato l’illogico progetto che, se realizzato, devasterebbe un’ampia area appenninica e non solo, a fare il punto della situazione.
Nel frattempo è pero emerso che la platea delle amministrazioni interessate al progetto doveva essere ampliata, (in un primo momento erano stati convolti solo i comuni su cui impatta l’impianto, ma in realtà sono oltre sessanta. ndr) e, il Ministero pur ricevendo le integrazioni ha preso ulteriore tempo per poter interrogare le amministrazioni che non sono state considerate nella prima fase di questa istruttoria, le integrazioni pubblicando nel contempo le integrazioni già acquisite per verificare se ci saranno ulteriori richieste da parte di questi soggetti o anche di soggetti precedentemente interpellati che vedranno nel frattempo la documentazione prodotta. Poi partirà un termine di 30 giorni assegnati a comuni destinatari di questa comunicazione per fare le loro valutazioni e un ulteriore termine di 30 giorni in cui, una volta comunicata la proponente di queste richieste d’integrazione, la Società dovrà produrre le risposte. Esaurita questa fase le alternative sono due, o la società proponente rinuncia, non depositando la documentazione e così si chiude il procedimento, oppure si parte con la Conferenza dei Servizi; dall’avviso pubblico della Conferenza, partiranno 60 giorni durante i quali cittadini e associazioni potranno presentare le loro osservazioni”.
Le amministrazioni, Comuni, Provincie, Unioni montane, dopo un attento studio hanno detto un netto “no” a questa speculazione che di “green” non ha proprio nulla, anche la popolazione ha dato un contributo attivo partecipando alle assemblee ed esprimendo contrarietà a un progetto che nulla porterebbe di buono ai territori: solo devastazione.
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