Aree interne. Ecco i progetti su sanità, scuola, trasporti e turismo per contrastare lo spopolamento.

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Cosola . Foto Massimo Sorlino

Oltre dodici milioni da investire per migliorare la vivibilità nelle nostre valli. Stiamo parlando dei fondi destinati alle “aree interne”, zone distanti dai centri principali e purtroppo carenti dei servizi essenziali quali, sanità, istruzione e trasporti, elementi fondamentali per contrastare i fenomeni di declino demografico di queste zone a rischio spopolamento.

Da almeno due anni le tre Unioni Montane, che comprendono 29 Comuni distribuiti tra le valli Borbera, Curone, Grue, Ossona e Spinti sono alle prese con progetti finalizzati a garantire alle comunità locali nuove opportunità di vita e di sviluppo. Un incentivo alle popolazioni che abitano questi piccoli, deliziosi paesi a non abandonarli e un invito ad andarci a vivere a chi desidera aria purissima, bellezza e tranquillità, ma teme i disagi di aree sprovviste di servizi.

Le difficoltà ci sono state e mettere d’accordo tante persone è stato complicato ma ora, pare, l’accodo ci sia, anche perché diversamente i fondi sarebbero andati perduti. L’Unione capofila, trait d’union tra i territorio e la Regione è l’Unione Montana Valli Borbera e Spinti.

Peschi in fiore in Val Curone

Passiamo ai progetti. Il primo dei servizi di base sul quale c’è stata convergenza riguarda i presidi sanitari. I fondi destinati alla sanità in realtà non saranno gestiti direttamente dalle Unioni, ma dall’Asl con la quale esiste già un accodo per una serie di azioni. Tra queste la fornitura a titolo gratuito, alle farmacie che lo richiederanno, di un macchinario per la diagnostica. Saranno poi assunti dall’Asl, ma stipendiati con i fondi delle Aree Interne, cinque infermiere/i, per l’assistenza ai pazienti a domicilio; ai sanitari saranno messe a disposizione quattro Fiat Panda 4×4 attrezzate  per la telemedicina. Inoltre, saranno dotati di illuminazione i siti elisoccorso di Carrega, Garbagna e Roccaforte.
I soldi riservati alla scuola saranno gestiti dai dirigenti scolastici e, saranno destinati a tutti i plessi, per i laboratori pomeridiani a copertura di tutti i pomeriggi in tutte le scuole elementari e medie, inoltre, prolungamento pomeridiano per l’infanzia di Garbagna, Gremiasco e Rocchetta, attualmente a tempo ridotto e estensione di un’ora per l’infanzia di Stazzano (prolungamento oltre il tempo normale)

Per il trasporto, la mobilità, da e verso le aree interne sarà assicurata con la messa in funzione di tre pulmini a 9 posti che saranno usufruibili a chiamata e collegheranno i punti strategici sia per i valligiani, sia per i turisti che non raggiungono il territorio con mezzi propri.

Ultima voce in elenco è il turismo sul quale andrebbe fatto un investimento importante. Inutile raccontare la bellezza di queste vallate, ancora troppo poco conosciute e troppo poco reclamizzate. Qui si trova una natura assolutamente incontaminata dove svolgere ogni genere di attività all’aperto dal trekking a piedi a cavallo, ai percorsi in mountain bike, passeggiate sui sentieri incantevoli dove ammirare la flora e la fauna. E poi le strutture sportive: campi da cacio, da golf, da tennis, piscine. Ma, anche ristoranti e trattorie dove compiere dei veri e propri viaggi enogastronomici attraverso cucine che abbracciano i sapori di ben quattro regioni.  Ciò di cui il territorio è carente è l’offerta alberghiera, pochissimi gli alberghi, tanto meno stellati, qualche agriturismo e qualche B&B, ecco perché nel progetto troviamo la realizzazione di alberghi diffusi per i quali i Comuni di Carrega, Dernice, Monleale, Rocchetta, San Sebastiano, Cantalupo, Montacuto, Costa Vescovato, Vignole e Cabella hanno stabilito di ristrutturare alcuni edifici per renderli idonei all’ospitalità. Infine c’è in previsione il collegamento tra le varie piste ciclabili presenti nei paesi.

Un progetto ambizioso che potrà essere realtà in tempi brevi.