C’è un idillio tra voi e il Pd”. L’accusa che Luisa Baruffa, storica esponente leghista nei confronti di tre suoi colleghi di maggioranza potrebbe essere la pietra tombale sul centrodestra che governa Novi Ligure da un anno e mezzo. Nel Consiglio comunale dell’altra sera, durante il quale sono stati presentati i nuovi assessori, Maurizio Delfino e Andrea Sisti, Francesco Bonvini, anch’egli della Lega, ha chiesto il motivo della mancata presa di distanza del sindaco Gian Paolo Cabella e de segretario leghista Giacomo Perocchio dagli striscioni che hanno insultato lui, la collega Sabbadin e il capogruppo Marco Bertoli. Il primo cittadino ha detto di non aver visto striscioni riferiti a loro, il nipote di aver fatto togliere quello sistemato vicino alla sede del partito, pur esprimendo una tardiva solidarietà. Baruffa, però, in Consiglio comunale guarda caso ha usato gli stessi argomenti degli striscioni: uno infatti recitava “Sabbadin e Bonvini… venduti a Bertoli e al Pd”. Anzi: ha sostenuto che i tre hanno tramato con i Dem addirittura “sin da prima”. Parole pesanti.

Luisa Baruffa

A dare la mazzata è arrivato proprio Bertoli: “Se Perocchio stasera ha cercato di usare toni concilianti, Baruffa, Moncalvo e Gatti hanno detto cose ben diverse. La frattura tra di noi, iniziata con l’aumento dell’Imu, proseguita con la vicenda Sport In Novi e poi con la cacciata di Cuccuru, espulso in maniera ignobile, rischia di far mancare i numeri al sindaco. Ma non è solo la Lega a essere spaccata: la frattura è tra la maggioranza e i novesi. Se non si cambia non ci saranno i numeri per approvare il bilancio”. Uno dei banchi di prova, come ha ricordato il neo assessore Delfino, saranno gli equilibri di bilancio, nelle prossime settimane. Si vedrà se i tre leghisti insultati dai colleghi presenteranno una mozione di sfiducia contro il sindaco, come ha proposto Lucia Zippo (M5s) a Bertoli, senza ottenere risposta. Intanto, la minoranza Dem, dopo la seduta di lunedì sera, parla di “situazione insostenibile. Il ridicolo teatrino messo in scena in quella che è la massima assise cittadina, con continui scontri e battibecchi tra il segretario della Lega, i loro consiglieri, il presidente del consiglio comunale, davanti ad un sindaco assente che non ricorda neppure il nome dell’assessore che ha licenziato, stride con la tremenda situazione che sta attraversando la nostra città come tutto il paese.

Marco Bertoli

Di fronte alla pandemia, agli ospedali al collasso, alla crisi e alla mancanza di posti di lavoro, la maggioranza novese litiga senza vergogna sul nulla, in diretta su Youtube”. L’ex sindaco Rocchino Muliere dice: “Non possiamo che essere d’accordo con le parole del capogruppo leghista Bertoli: in questi 18 mesi l’amministrazione Cabella ha fatto un disastro e non ha più la maggioranza in città. Lo scontro all’interno della Lega è tra chi non ha un rapporto con la città e chi ascolta i novesi e si rende conto del loro profondo malcontento nei confronti di questa amministrazione. A un anno e mezzo dalla sua elezione, il sindaco Cabella è riuscito a non fare nulla, se non spaccare la sua maggioranza. La sostituzione in giunta dei due assessori, lo si è visto ieri sera, è servita solo ad acuire gli scontri”.