Per aumentare l’attrattività della valle, a Borgo Adorno si gioca la carta del polo scientifico e artistico. Nei prossimi giorni si fermerà nel paese nel Comune di Cantalupo Ligure per un corso della durata di tre giorni un gruppo di 15-20 studenti di Medicina veterinaria di Milano. Il corso, tenuto dal professor Bagnato, noto genetista, vuole legare con la genetica ambiente, animali e produzioni tipiche. Facendo base a Borgo Adorno, i ragazzi effettueranno attente visite alle aziende agricole e a quelle di trasformazione presenti nelle valli Curone e Borbera. Saranno visitati il salamificio Giani di Brignano Frascata e il caseificio Grattone del Montebore di Fabbrica Curone, oltre ad allevamenti da latte e da carne. Ovviamente nel corso dei tre giorni l’azienda di capre da latte dell’università occuperà i giovani in attività pratiche di alimentazione, mungitura, accudimento capretti…ecc. Non poteva essere trascurato, specie in questi gravi e tragici momenti, l’impianto di cogenerazione, calore ed elettricità, a biomassa gassificata presente a Cantalupo Ligure che oltre a produrre energia elettrica e termica, garantisce la cura dei boschi locali da cui proviene la materia prima.

Antoniotto Guidobono Cavalchini, proprietario del castello

Per mantenere desta l’attenzione dei ragazzi, durante le cene sono previste conversazioni scientifiche con esperti di particolari settori: così Pierluigi Carretta, fondatore e presidente della Forest, importante cooperativa forestale, affronterà le problematiche forestali e ambientali e dell’energia da legno, mentre Gianluca Rognoni agronomo innovatore parlerà di sistemi di foraggeri e ambiente in aree montane. La metodologia didattica così sviluppata a Borgo Adorno è sicuramente particolare e nuova e garantisce normalmente un chiaro e duraturo travaso di conoscenze favorito dalla novità, convivialità e vicinanza con i docenti. Domenica 22 maggio è in programma l’apertura del castello con visite guidate dietro prenotazione, in occasione della giornata nazionale dell’ADSI Associazione Dimore Storiche Italiane. Per fine maggio, invece, sono previste altre attività didattiche che si svolgeranno in un modo assolutamente nuovo. Anche in questo caso si tratta di un corso/workshop stanziale della durata di tre giorni durante il quale gli studenti alloggeranno sempre nella foresteria universitaria. Luogo e attori, invece, sono diversi. Il corso è denominato “Textile Art” e riguarda una decina di studenti della NABA, Nuova Accademia di Belle Arti con sede a Milano e Roma, classificata fra le prime 100 Accademie d’Arte del mondo.

Lo studio di Clemen Parrocchetti

Accompagnati dai loro docenti, gli studenti del Master of Arts Fashion and Textile Design si aggireranno nella Casa Museo studiando e analizzando gli arazzi e le altre opere nelle quali Clemen Parrocchetti si esprime ricorrendo a stoffe, tessuti e altri elementi- filo, rocchetti, paillettes- del lavoro e della cultura femminile. Quindi, gli studenti confrontandosi fra loro e sotto la guida dei docenti, dovranno rielaborare e reinterpretare le opere della Parrocchetti con loro opere specifiche che verranno realizzate in un laboratorio realizzato in uno degli ambienti del castello. Questo Workshop di NABA in collaborazione con Il Castello di Borgo Adorno e l’Archivio Clemen Parrocchetti fornisce un approccio innovativo che integra le tecniche e la metodologia del Design alle “sensibilità” dell’Arte per declinare lo studio della cultura e la pratica del design in una professione. Il metodo si compone di strumenti teorici, metodologici e progettuali fondati sul Design Thinking e su prassi accademiche dell’artigianato e dell’Heritage Culturale. Di grande interesse le potenzialità di questo innovativo workshop che, partendo dall’esperienza collettiva e immersiva, svolta a Borgo Adorno, dovrebbe essere in grado di sviluppare e fornire anche competenze di teamwork, e si potrà avvalere nel futuro della collaborazione di imprese e organizzazioni italiane e internazionali del mondo della moda. Nel prossimo anno, è previsto un ulteriore sviluppo di questo innovativo approccio realizzando summer schools di maggior durata e con un più stretto coinvolgimento del territorio nel processo formativo. L’incontro fra NABA e Agraria e Veterinaria ha poi avuto interessanti sviluppi frutto di collaborazioni che le due diverse Università possono attivare. E’ nata, infatti, la proposta dello studio e coltivazione di piante tintorie riprendendo antiche pratiche che gli studiosi di Agraria svilupperanno insieme ai potenziali utenti della NABA, sicuramente con inaspettati risultati nel modo tessile e della moda.