“Brucia ancora”. Ravan e Fabbroncino e la Genova infuocata del G8 del 2001.

Lo spettacolo in programma oggi alle 18,30 alla Soms di Novi Ligure.

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Scritto da Davide Ravan, interpretato da Davide Fabbroncino, lo spettacolo “Brucia ancora – Venti anni dal mio G8” è in scena oggi, 25 giugno, alla Soms di Novi Ligure. Uno spettacolo teatrale per ricordare quei giorni di luglio del 2001 a Genova, che hanno segnato una generazione che chiedeva di migliorare il mondo a coloro che si erano chiusi nella famigerata “Zona rossa”: la risposta fu la violenza. Davide Ravan, libraio indipendente e scrittore, ha incentrato lo spettacolo sulla storia di Andrea e Marta, “una giovane coppia che a quel G8 ci ha partecipato con motivazioni diverse: Marta perché voleva cambiare il mondo; Andrea perché voleva essere amato da Marta.
Le cose però si mettono male e per i due quei giorni diventano un calvario personale all’interno di una Genova mangiata dalla violenza e che a ogni ora che passa prende sempre più le sembianze di un buco nero che ti inghiotte e non ti lascia scampo”. “Genova è un trauma – raccontano Ravan e Fabbroncino – che ogni anno si rinnova per chi si trovava lì in quei giorni di luglio 2001 e per chi in qualche modo è stato “toccato” dalle conseguenze di quelle manifestazioni. Genova è però stata molte cose in quel fine settimana: è stata Carlo Giuliani; è stata Manu Chao e Don Gallo; è stata Casarini e Agnoletto; black bloc e polizia fuori controllo; Diaz e Bolzaneto. Sono passati venti anni, eppure quelle ferite non si rimarginano e chi era lì presente ancora ne porta i segni addosso”.
La lettura di Davide Fabbrocino, attore, autore e animatore, già vincitore del premio Buarnè, è accompagnata da alcuni suoni originali di quei giorni e da canzoni scritte negli anni successivi da vari artisti italiani per non dimenticare quel G8. “Un lavoro nato – dice Ravan – con l’intenzione di ricordare cosa furono quei giorni e di raccontare, a chi venti anni fa non era ancora tra noi, cosa successe nelle vie di una città che, per quanto assurdo possa sembrare, era pur sempre una città italiana.
Genova, come detto, è stata molte cose. Tra queste è stata sicuramente la fine del Secolo breve. E ora, a venti anni di distanza, quando ci pensi, Genova brucia ancora”.