Maggio è sicuramente il mese ideale per organizzare un’escursione sul Monte Antola.
Montagna amata dai genovesi, ai confini della Val Trebbia e del Val Borbera, un tempo teatro delle vicende partigiane della VI zona ligure, oggi è una meta amatissima dagli escursionisti, per il percorso piacevole, panoramico, senza particolari difficoltà e impreziosito da specie floreali di grande bellezza, come i narcisi, il maggiociondolo e le orchidee.

La sua posizione di confine – ricade nei Comuni liguri di Valbrevenna e Propata e in quello piemontese di Carrega, rende l’Antola raggiungibile sia dal versante ligure, sia da quello piemontese, permettendo di organizzare l’escursione in base a durata, partenza e grado di difficoltà che si vuole affrontare.

Antola I genovesi, per esempio, potranno partire da Torriglia, Bavestrelli, Caprile e Crocefieschi:
– da Bavestrelli, seguendo l’itinerario più diretto, si impiegano circa 2 ore con un dislivello di 600 metri;
– da Crocefieschi, transitando per il passo dell’Incisa, ci vogliono circa 4 ore e 30 con un dislivello di 600 metri;
– da Caprile, si raggiunge il passo delle Tre Croci e si impiegano circa 2 ore e 30 con un dislivello 600 metri;
– da Torriglia si arriva in vetta in circa 3 ore con un dislivello di 830 metri.

 

I piemontesi, invece, potranno partire da Capanne di Carrega oppure da Casa del Romano, dove si trova anche un Osservatorio Astronomico che in estate organizza diverse attività.

Da Capanne di Carrega o Casa del Romano si impiegano circa circa 1,30/2 ore a raggiungere la croce, con un dislivello di 230 m e circa 11 km tra andata e ritorno.

Antola Una piacevola escursione/passeggiata senza particolari difficoltà, adatta a tutti, anche a famiglie con bambini abituati a camminare, che si snoda lungo dolci prati, faggete e piante di “maggiociondolo”. Nel mese di maggio, il già straordinario panorama si arricchisce della fioritura dei narcisi, uno spettacolo della natura che spinge molti a salire fin quassù proprio in questo mese.

A piedi, a cavallo o in moutain bike. Sono diversi i modi per raggiungere la grande croce che sovrasta la montagna, guardando da un lato verso il mare e la Liguria, dall’altro verso il Lago del Brugneto e l’arco alpino. Una volta giunti qui, è d’obbligo una sosta per godersi questo doppio panorama mozzafiato e concedersi il tempo e l’attenzione per leggere le targhe commemorative sulle vicende della Seconda Guerra Mondiale, ma anche i ricordi affettuosi e talvolta struggenti di molti escursionisti innamorati di questa montagna che da sempre accogliere e rincuora i tanti visitatori. Ancora qualche minuto di cammino in discesa e si può raggiungere il vecchio e poi il nuovo rifugio del Parco Antola, ristrutturato e accogliente, con un belvedere vista lago e la possibilità di pranzare, cenare e anche pernottare, per chi decidesse, il giorno dopo, di proseguire il cammino.

In effetti un tempo, quella che oggi può essere semplicemente la meta di un facile escursione giornaliera, era una tappa lungo la trafficatissima via del sale, percorso che ancora oggi viene intrapreso dagli escursionisti più preparati e temerari.

Una sola avvertenza per chi decidesse di intraprendere l’escursione sul monte Antola: portate sempre con voi un abbigliamento adatto ad una pioggia imprevista o a temperature in calo. A 1597 metri il tempo cambia velocemente e senza preavviso.

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