“E’ la Provincia che decide, noi non possiamo farci nulla”. È questa, in sintesi, la riposta che la Regione ha dato all’interrogazione presentata a suo tempo dal consigliere regionale 5 Stelle Gianpaolo Andrissi sul prelievo di acqua dal Lemme da parte della Tre Colli di Carrosio. La questione era stata sollevata a livello locale dalla minoranza di Carrosio con una serie di chiarimenti richiesti all’amministrazione comunale e alla Provincia. Quest’ultima, nel 2010 aveva rinnovato all’impresa della famiglia Persegona le due derivazioni utilizzate da decenni, una in località Case Bruciate (Voltaggio), con mille litri al secondo di prelievo massimo e 600 medio e una potenza di 164,88 kw; l’altra a Carrosio, in località Casa di Guerino, con gli stessi prelievi di acqua e per una produzione di 63,94 kw. Secondo i consiglieri di Alternativa Civica e anche secondo Andrissi, in base alla legge, in sede di rinnovo le due derivazioni avrebbero dovuto essere considerate un’unica concessione poiché il punto di prelievo di acqua dal Lemme è uno solo e si trova a Voltaggio, alimenta entrambe le centraline ed esiste un solo misuratore di portata.
Sommando quindi le potenze delle due centraline, che arriverebbe a 228 kw, la Tre Colli dovrebbe pagare, oltre al canone di concessione regionale, anche dei canoni al Comune e alla Provincia. La somma non incassati in questi nove anni dai due enti, secondo i calcoli di Andrissi, sarebbe pari a oltre 9 mila euro. L’assessore regionale all’Ambiente, Alberto Valmaggia, ha ricordato che la Tre Colli, nel 2010, aveva rinunciato a una delle due derivazioni e ha concordato con Andrissi sui canoni che sarebbero da versare. Il condizionale è però d’obbligo poiché, come ha sottolineato Valmaggia, la Regione ha delegato alle Provincie la materia in questione e spetta quindi alle amministrazioni provinciali valutare dal punto di vista amministrativo il caso delle derivazioni dal Lemme. “La Regione – ha concluso l’assessore – non dispone degli strumenti necessari per intervenire nel caso di Carrosio”.