Cantiere al via in tempi brevi per il Centro di documentazione della Benedicta, a Capanne di Marcarolo. Lo assicura Daniele Borioli, presidente dell’associazione Memoria della Benedicta, promotrice del progetto che punta a realizzare nel luogo della memoria della lotta partigiana “un riferimento nazionale e internazionale per la storia della Resistenza”. Il cantiere ha ormai compiuto dieci anni e finora i soldi spesi sono stati tanti così come i dubbi, le contestazioni e gli intoppi. L’ultimo ha visto l’impresa Manutenzioni di Molfetta, vincitrice dell’appalto del secondo lotto, non firmare il contratto e venire quindi citata in giudizio dalla Provincia. L’impresa, solo dopo aver vinto la gara, ha contestato il valore della ex casa cantoniera di Ponti che la Provincia voleva cedere al posto dei 250 mila euro necessari per i lavori.

Una commemorazione alla Benedicta

Il resto della somma 500 mila è a carico della Regione. Saltato l’appalto e compresa l’impossibilità della cessione della casa cantoniera, la Provincia si è ritrovata senza la somma da stanziare. Così si è deciso di proseguire con la quota regionale e di procedere per step: il presidente della Provincia, Gianfranco Baldi, ha approvato il progetto da 200 mila euro relativo alla sola facciata dell’edificio. Secondo Borioli, la Regione ha annunciato che metterà più fondi rispetto al previsto e considererà i costi della progettazione e altre spese a carico della Provincia come quota di cofinanziamento. Nel 2022 si spera di poter procedere con i lavori negli interni e quindi con l’allestimento”. L’assegnazione dei lavori della facciata dovrebbe avvenire in tempi brevi poiché “saranno applicate le norme semplificate previste dal Pnrr”.