Gavi ha ricordato la famiglia Morasso con una targa affissa in via Voltaggio, proprio a ridosso della villa dove vivevano gli imprenditori che nel 1919 aprirono il famoso calzificio attivo per circa cinquant’anni. Con una breve ma emozionante cerimonia ieri, sabato 28 dicembre, il sindaco Rita Semino, insieme all’assessore Filippo Carrea, ha scoperto la targa alla presenza di molti cittadini e dei rappresentanti di molte associazioni, oltre ai sindaci di Carrosio, Basaluzzo, San Cristoforo e Bosio, paesi dai quali tante persone, soprattutto donne, arrivavano a Gavi per lavorare dai Morasso. Promotore dell’iniziativa è stato Gianluca Griffò: la scorsa estate aveva organizzato la mostra in via Mameli dedicata proprio al centenario del calzificio. In quell’occasione le associazioni gaviesi avevano rivolto un appello all’amministrazione comunale: dedicare una via ai Morasso per quanto avevano fatto per il paese.
Mentre il sindaco Semino si era detta favorevole a ricordare gli imprenditori, successivamente il vicesindaco Nicoletta Albano aveva espresso dubbi e così, come capita sempre a Gavi, non se ne è fatto nulla. Il primo cittadino ha però voluto fare propria la proposta arrivata dalla cittadinanza partecipando alla cerimonia di ieri e mettendo la sua firma sulla targa, essendo stata per altro dipendente del calzificio. “Morasso cento anni fa ha creato lavoro per tante persone e per questo deve essere ricordato”, ha ribadito il sindaco. Una festa per Gavi ma anche un sfida lanciata dalla Semino alla vicesindaco, che si considera la vera “titolare” del Comune.