Il Comune di Novi Ligure attende ancora l’Imu che il Cociv dovrebbe pagare per il campo base del Basso Pieve. Nel 2016, in commissione Bilancio, l’allora assessore Simone Tedeschi aveva annunciato la volontà politica dell’amministrazione comunale “di chiedere il pagamento dei tributi per il campo base del Cociv”, dopo una sollecitazioni dei consiglieri di opposizione targati 5 Stelle. L’orientamento non solo dell’amministrazione comunale ma anche dell’ufficio Tributi era quella di richiedere al consorzio le notevoli cifre dovute per gli edifici costruiti per ospitare gli operai del cantiere. Nel 2019, sempre l’amministrazione targata centrosinistra aveva annunciato di aver incaricato un professionista per “verificare la consistenza del campo base Cociv” ai fini Imu, facendo eseguire una perizia di stima del valore catastale per poi procedere con l’accertamento. Finora però sembra che non sia arrivato ancora alcun risultato.

Il cantiere Basso Pieve a Novi Ligure

Il sindaco Gian Paolo Cabella, alla guida dell’amministrazione di centrodestra dal giugno del 2019, spiega: “La pratica in questione è in corso. Ho avuto un colloquio con il dirigente dell’ufficio Tributi e stiamo procedendo. La nostra volontà di quella di far pagare l’imposta ma prima devono essere presi contatto con i soggetti giusti, a cominciare dalle Ferrovie oltre che con il Cociv”. Il consorzio, da parte sua, ha sempre negato l’obbligo di dover pagare l’Imu poiché l’insediamento è temporaneo. “Non ho dati precisi – conclude Cabella – ma senz’altro si potrebbe ricavare una cifra consistente data l’estensione del campo base”. Il nodo da sciogliere, un anno fa, riguardava il fatto che il campo base era stato costruito su un terreno che faceva parte di un’eredità giacente: il giudice doveva ancora individuare gli eredi ma il Comune non intende richiedere l’imposta a questi ultimi.