Le Terre del Giarolo al voto: i sindaci che potranno ricandidarsi e chi dovrà lasciare

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Terre del Giarolo - Foto Adriano Giraudo

Il 26 maggio prossimo in concomitanza con le elezioni europee, saranno rinnovati molti Consigli regionali e comunali.

Con la legge del terzo mandato, i sindaci già operativi per due legislature, potranno ripresentarsi, altri dovranno passare il testimone, ma potranno comunque rimanere all’interno del Consiglio, qualora venissero rieletti.

Nelle prossime settimane e, fino al giorno utile, prima del silenzio elettorale, scopriremo i programmi che nei cinque anni a venire, tutti i candidati vorrebbero attuare. Analizzeremo anche cosa è stato portato a termine dai primi cittadini uscenti.

Vignole Borbera municipio
Municipio di Vignole Borbera

L’area da cui partiamo è probabilmente una delle zone del Basso Piemonte, paesaggisticamente più affascinati, ma complicata a livello economico, parliamo delle Terre del Giarolo, trenta paesi, divise in cinque valli, ognuno con la propria identità ma, con una storia e destino comune che ne ha segnato profondamente lo sviluppo: l’abbandono.  Oggi, a causa di una legge non proprio lungimirante, questi comuni, un tempo accomunati nella stessa Comunità montana, sono divisi in tre Unioni : Valli Borbera e Spinti, Valli Curone Grue Ossona, Terre Alte, mentre alcuni non hanno aderito a nessuna Unione.

Spesso gli amministratori di queste piccole o piccolissime realtà, fanno opera di volontariato per tenere in vita le loro comunità. Retorica o realtà? Saranno gli abitanti di queste terre a stabilirlo.

I sindaci uscenti dei quattro paesi compresi nell’Unione Valli Borbera e Spinti: Silvio Barbieri a Grondona, Pierpaolo Bagnasco a Stazzano e Giuseppe Teti a Vignole, Enrico Bussalino a Borghetto,  sono tutti ricandidabili, anche se forse Bussalino non si ripresenterà lasciando il posto a Carlo Alberto Balduzzi, già primo cittadino dal 1999 al 2009.

Diversa la situazione nell’Unione Terre Alte, dove ben quattro sindaci hanno esaurito i loro mandati: Gian Piero Daglio, Cantalupo Ligure; Giorgio Torre, Roccaforte Ligure; Fabio Boveri, Costa Vescovato; Giorgio Storace, Rocchetta Ligure.

Municipio di San Sebastiano Curone

Non andrà a elezioni Carrega il cui consiglio è stato eletto nel 2015, mentre a meno di smentite, si ripresenteranno al giudizio dei cittadini i sindaci: Renato Lovotti, Albera Ligure;  Roberta Daglio, Cabella Ligure; Renato Freggiaro Mongiardino Ligure;  Valter Raimondi. Avolasca; Enrico Mandirola, Casasco; Sergio Vallenzona, Castellania; Carlo Buscaglia, Dernice;  Umberto Dallocchio, Gremiasco; Claudio Penacca; Momperone; Vincenzo Caprile, San Sebastiano Curone.  In dubbio la candidatura di Fabio Sala, Fabbrica Curone.

Nell’Unione montana Valli Curone, Grue Ossona, a Berzano di Tortona,  Enrica Pavione deve lasciare la carica, così come il sindaco di Pozzolgroppo, Luciano Barbieri. Resta in carica Paola Massa, a  Monleale, dove le elezioni si terranno tra due anni. Salvo ripensamenti  si ricandideranno: Fabio Semino a Garbagna;  Claudio Marazzi a Montemarzino; Ireneo Fornasari a Montegioco e Giuseppe Brivio a Volpeglino.

Non rientrano in queste Unioni,  Brignano Frascata, Cerreto Grue e Montacuto, i sindaci di Brignano e Cerreto, Roberto Mandirola  e Piero Giuseppe Bonadeo, sono ricandidabili, mentre a Montacuto il sindaco Giovanni Ferrari resterà al suo posto fino al prossimo anno.

Ecco, questa è la situazione attuale e, considerate le bocche cucite, probabilmente saremo in grado di conoscere i nuovi candidati quando ad aprile, giocoforza dovranno essere presentate le liste.