Gaviesi all’asciutto a causa della siccità e per colpa dei disonesti.

Molti appartamenti in via Bertelli senza acqua poiché di notte c’è chi bagna il prato violando l’ordinanza comunale. Gestione Acqua costretta a installare un’ulteriore pompa in località Campagnola.

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La siccità e i disonesti mettono in crisi l’acquedotto di Gavi, lasciando senz’acqua una parte dei cittadini. Nei giorni scorsi parte degli abitanti di via Bertelli sono rimasti per diverse ore all’asciutto, soprattutto ai piani alti dei palazzi. Il motivo, secondo il sindaco Carlo Massa, è l’irrigazione dei prati che viene avviata nella notte, violando l’ordinanza che impone solo l’uso alimentare e igienico sanitario dell’acqua dell’acquedotto. “Gestione Acqua – spiega – sostiene che le vasche dell’acquedotto di notte si sono svuotate a causa di un consumo anomalo, causato da chi innaffia il prato in quelle ore”. Il Comune e la società che gestisce l’acquedotto sono dovuti correre ai ripari, installando un’ulteriore pompa per il prelievo dell’acqua in località Campagnola, dove il Comune prende acqua da sempre dai pozzi nell’alveo del Lemme. Nel torrente, oltretutto, la portata è già ai minimi storici a causa della carenza di pioggia e delle temperature elevate. La Gaviese irriga il prato dello stadio Pedemonte grazie a una derivazione direttamente dal torrente, autorizzata dalla Provincia. La società, con il presidente Giacomo Lolaico, spiega che “l’irrigazione è necessaria per mantenere il campo, altrimenti la siccità estrema lo danneggerebbe. L’acqua prelevata dal Lemme solo il parte viene assorbita dal terreno, il resto torna nel torrente grazie alla ghiaia che si trova sotto il prato e alla conformazione della superficie del campo, che convoglia l’acqua negli scarichi che finiscono anch’essi nel torrente”. Il prossimo anno inizieranno i lavori per realizzare un campo sintetico al posto del prato e non sarà più necessario irrigare.