Sono due le manifestazioni di interesse per il Cit di Novi Ligure. Ieri, 7 maggio, l’assemblea dei soci ha votato la ricapitalizzazione della società a 150 mila euro per avviare il percorso che porterà, secondo i programmi, alla cessione dell’85% delle quote ai privati, alla vendita delle pompe funebri e dei bus turistici e alla scissione tra la gestione dei parcheggi e del trasporto pubblico. Fondamentale è l’arrivo dei privati. Nell’assemblea è emerso che si sono fatte avanti in vista del bando ufficiale sia Autostradale, società lombarda che ha già rilevato l’Arfea di Alessandria ed era interessata alla Saamo di Ovada, sia la Trotta Bus di Roma, che ha acquisito l’azienda ovadese prevalendo proprio sui lombardi.
Dall’assemblea è inoltre emerso che Gavi, Stazzano e Serravalle sono ormai fuori dal consorzio non avendo pagato le quote arretrate del ripiano del debito, in base a quanto disposto dalla Corte dei conti. Arquata non ha votato la ricapitalizzazione ma, essendo in regola con il pregresso, resta nella società. Novi avrà il 71%, Arquata l’8%, Bosio il 3%, e altri undici Comuni l’1% circa. Uno spiraglio per i circa 40 lavoratori e per il mantenimento del trasporto pubblico locale specialmente in Val Lemme. Prossimo passo, il bando di gara.