Il cantiere è stato smantellato alla fine del 2017 ma finora il nuovo ponte sul Lemme, tra Gavi e Carrosio, lungo la strada provinciale 160, è sempre chiuso al traffico. Sulla motivazione in tutti questi mesi sono circolate voci di ogni genere dopo che, ufficialmente, la Provincia, a giugno, aveva spiegato che il mancato utilizzo era dovuto ai “problemi sorti tra il Cociv, committente dei lavori, e la ditta incaricata di installare l’impianto di illuminazione. Dovrà essere rifatta la gara da parte del Cociv, così i tempi si sono allungati”. Il ponte è stato costruito dall’impresa Polistrade Costruzioni generali, di Campi Bisenzio (Firenze), e dalla Maeg Costruzioni, di Vazzola (Treviso): l’opera sostituirà l’attuale ponte di località Maddalena, considerato obsoleto per via delle due curve a gomito. Sulla nuova infrastruttura i camion del Cociv dovrebbero avere vita più facile ma finora nessuno ha potuto transitare lì sopra.

Il nuovo ponte della Maddalena

Rfi, società del gruppo Fs che ha incaricato Cociv di costruire il Terzo valico e le opere viabilistiche, ora fa sapere che “le opere civili sono sostanzialmente ultimate, rimangono da eseguire l’impianto di illuminazione e la segnaletica orizzontale e verticale. Si prevede il termine di queste attività nel mese di ottobre. A seguire, verrà finalizzato il certificato di collaudo e consegnata l’opera, entro il mese di novembre, alla Provincia”. L’amministrazione provinciale, da parte sua, sostiene anch’essa che “devono essere terminate le procedure di collaudo tra Cociv e Rfi. Il collaudo vero e proprio si è concluso positivamente nella primavera scorsa ma mancano i documenti finali della procedura”. Per il Cociv, come si legge sul sito terzovalico.it, ad agosto erano “in fase di completamento le lavorazioni riguardanti il ponte”. L’apertura era stata annunciata addirittura nella primavera 2017 ma così non è stato anche per una serie di inconvenienti tecnici, riferiti anche alla impermeabilizzazione del fondo stradale del ponte. Intanto, il Comune di Gavi ha approvato il progetto presentato da Gestione Acqua per spostare le tubazioni dell’acquedotto dal vecchio al nuovo ponte: 370 mila euro la spesa, coperta con i fondi (sempre pubblici) del Terzo valico.