Il Piemonte supera i 5 milioni di dosi di vaccino anti Covid somministrate

La Regione annuncia: "Siamo al 95,6% delle dosi ricevute". Il territorio regionale resta zona bianca

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Centro vaccinale Dolci Terre- Novi Ligure

Con 29.786 persone che ieri, 5 agosto, hanno ricevuto il vaccino contro il Covid, di cui 18.327 la seconda dose (dato delle 18), il Piemonte ha oltrepassato 5 milioni di inoculazioni effettuate. “Abbiamo superato un altro traguardo importante che caratterizza l’andamento sostenuto della nostra campagna vaccinale – sottolineano il presidente della Regione, Alberto Cirio, e l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi -. Ora dobbiamo proseguire con la stessa determinazione per mettere in sicurezza il maggior numero possibile dei nostri concittadini. Un grazie a tutti coloro che da mesi, con grande dedizione, in ogni angolo del Piemonte, sono impegnati nelle vaccinazioni. Ed un grazie anche ai Piemontesi di ogni età che scelgono di vaccinarsi, per tutelare la loro salute e quella degli altri”. Tra i vaccinati di ieri, in particolare, la Regione ricorda che sono 1.685 i 12-15enni, 9.617 i 16-29enni, 6.030i trentenni, 4.898 i quarantenni, 2.367i cinquantenni, 2.890 i sessantenni, 809 i settantenni, 326 gli estremamente vulnerabili e 232 gli over80.

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 5.007.471dosi (di cui 2.253.728 come seconde), corrispondenti al 95,6% di 5.238.480 finora disponibili per il Piemonte. La percentuale è inferiore a quella del 4 agosto perché comprende i nuovi caricamenti di Pfizer.
Nella settimana 26 luglio-1 agosto, in Piemonte, continua a confermarsi basso l’impatto dell’epidemia sui servizi ospedalieri, con un tasso di occupazione dei posti letto che resta invariato rispetto alle tre settimane precedenti per quanto riguarda i posti letto ordinari (1%) e sale leggermente da 0 a 1% per le terapie intensive. Il numero dei nuovi casi segnalati aumenta rispetto alla settimana precedente, ma in misura minore.
L’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi cresce passando da 1.81 a 1.93 e la percentuale di positività dei tamponi sale al 2% (era 1%).
Aumentano i focolai attivi, i nuovi e il numero di persone non collegate a catene di trasmissione note.
Nonostante si registri una maggior diffusione del virus a livello regionale, il valore dell’incidenza ancora contenuto e i numeri molto bassi di ricoveri concorrono favorevolmente a mantenere la nostra regione in zona bianca.