Il Forte di Gavi sarà ancora gestito da Annamaria Aimone, confermata direttrice per altri tre anni. La dirigente era arrivata in Val Lemme nel marzo 2017 e il suo primo incarico era scaduto lo scorso novembre. Il 2020 potrebbe essere un anno importante dopo che, nel settembre dello scorso anno, Aimone aveva annunciato l’arrivo di fior di soldi per la fortezza gaviese: “Ci sono 4 milioni per la cremagliera, 300 mila per abbattere le barriere architettoniche, 140 mila euro per aprire l’alto Forte”. Interventi fondamentali, specie il primo, che dovrà però tenere conto delle numerose frane cadute dal versante del Forte a ottobre a causa dell’alluvione. In paese, da settembre, in tanti attendono novità sull’iter del progetto e su come verranno spesi quei fondi. Sarà inoltre importante riaprire la mulattiera che sale da Gavi, gravemente danneggiata dalle frane, compito che spetta al Comune. Molta delusione a Gavi, ormai da tempo, per lo spegnimento dell’illuminazione artistica del Forte. La Aimone in passato ha più volte detto che non ci sono i soldi per sistemare l’impianto. Sempre a settembre dello scorso anno, la direttrice aveva dichiarato a tal proposito che “l’illuminazione artistica, se riusciremo a tamponare l’impianto, sarà accesa qualche volta”, senza però indicare i tempi della riaccensione.

Annamaria Aimone

Ci sarebbe poi da recuperare il rapporto con il territorio: associazioni ed enti gaviesi ormai non mettono più piede nel Forte per via del rapporto deteriorato con la direttrice. In primis, gli Amici del Forte, associazione fondata nel 2007 proprio per rilanciare la fortezza, per decenni rimasta un guscio vuoto. Proprio questo mese scade la convenzione tra l’associazione e il Polo museale e non sarà rinnovata. “Purtroppo – dice il presidente, Nicola Galleani – non abbiamo più alcun interesse a rinnovare l’accordo, visti i rapporti con la direttrice”. Lo scorso anno l’associazione aveva evidenziato l’impossibilità di allestire eventi per via delle continue richieste di soldi, tra fidejussioni e assicurazioni. Inoltre, le guide volontarie iscritte agli Amici del Forte a supporto del personale non sono più entrate nella fortezza. Dice ancora Galleani: “Il nome della nostra associazione è diventato “Amici di Gavi e del Forte”: organizzeremo eventi in paese e proseguiremo nella promozione del territorio”. Anche la pro loco e il Consorzio tutela del Gavi hanno interrotto i rapporti. Soprattutto, per il Forte ci sono da recuperare i visitatori nei primi sei mesi del 2019 i visitatori del Forte erano scesi a 3.169 contro i 5.530 del 2017. Il motivo, secondo la direttrice, è stata in particolare la riduzione del personale che ha causato una riduzione delle giornate di apertura. Gli eventi non sono mancati, a cominciare da alcune mostre d’arte contemporanea considerate di livello, ma le rievocazioni storiche negli anni precedenti attiravano centinaia di visitatori non si sono più svolte.