Il Retail park sopra il tunnel: “15 anni fa era tutto regolare, poi…”. Oggi la riapertura di Mondo Convenienza

Il grande magazzino è stato allagato a causa dei lavori del Terzo valico. Il Comune: “Nel 2004 i permessi sono stati concessi poiché il tunnel è a più di 15 metri di profondità”. Poi il Consiglio di stato ha dato ragione a Rfi e al Cociv: era necessaria la compatibilità tra la linea ferroviaria e il centro commerciale, nel frattempo costruito.

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AGGIORNAMENTO. Il grande magazzino riapre stamattina. La riunione tecnica di giovedì sera ha preso atto che l’emergenza è finita: la talpa ha superato l’edificio ed è ormai sotto la collina retrostante. Dal pavimento non fuoriesce più nulla.

Come è stato possibile costruire un centro commerciale sopra il tunnel sotterraneo del Terzo valico? La domanda sorge spontanea dopo quello che è successo una settimana fa a Serravalle Scrivia, precisamente nel grande magazzino della catena Mondo convenienza, all’interno del Retail Park e a poca distanza dall’Outlet. I locali si sono infatti allagati con acqua mista a fango proveniente dal pavimento, sotto il quale in questi giorni sta scavando la talpa meccanica in direzione Serravalle per realizzare il tunnel del Terzo valico. Incontrato un banco di roccia particolarmente solido, secondo quanto riferito dalla Novipraga, proprietaria del Retail, e dal Cociv, la talpa ha dovuto praticare una pressione maggiore e quindi i liquidi sono stati spinti in ogni direzione. Il risultato è che il grande magazzino è chiuso al pubblico da lunedì almeno fino a oggi, venerdì 27 settembre, in base all’ordinanza firmata dal sindaco Alberto Carbone (non pubblicata all’albo pretorio) allo scopo, ha spiegato il Cociv, di non creare continui disagi al pubblico e ai 70 dipendenti, rimasti tutti a casa.

Da settimane parte degli edifici del Retail, Mondo convenienza compreso, sono sotto controllo da parte dei tecnici della Novipraga e del Cociv come previsto dalla convenzione stipulata a febbraio con il Comune e Rfi. Finora non è stata registrata nessuna crepa nei muri, sottolineano da più parti, ma quanto è avvenuto non è un episodio di poco conto anche se il Cociv nega che ci sia una situazione eccezionale. “I permessi di costruire – dice il geometra Luciano Camera, tecnico del Comune – risalgono al 2003-2004 e sono stati concessi senza avere la compatibilità con la presenza del tunnel del Terzo valico poiché lo scavo è previsto a una profondità maggiore di 15 metri, quindi in superficie non era previsto nessun esproprio da parte del Cociv legato all’opera. Poi dal 2006 il Cociv si è inventato il cosiddetto “corridoio del Terzo valico” ed è emerso, secondo Rfi, che la compatibilità era necessaria”.

Il tunnel del Terzo valico scavato dal Basso Pieve a Novi verso Serravalle

Iniziò così una lite legale: Rfi impugnò i permessi di costruire e gli atti relativi e, dopo aver avuto torto dal Tar, ha ottenuto ragione dal Consiglio di Stato, mentre il Retail era stato costruito. Lo scorso febbraio tutti i soggetti coinvolti hanno infine stipulato una convenzione che ha lasciato a carico della proprietà eventuali danni in conseguenza delle attività di scavo. La Novipraga ha dovuto prestare una fidejussione milionaria a garanzia di eventuali problemi al centro commerciale, problemi che ora sono arrivati. Oggi si saprà se Mondo convenienza aprirà domani, come prevede l’ordinanza e come ha assicurato il Cociv, oppure se sono necessari altri giorni di chiusura, arrecando ulteriori danni alla catena commerciale e ai suoi dipendenti. Nell’attesa che sotto il Retail park arrivi l’altra talpa che sta scavando il secondo binario del tunnel del Terzo valico.