Come in altri undici Comuni della Provincia, a Gavi il voto per l’elezione del sindaco e del Consiglio comunale non si terrà in primavera ma slitterà in autunno. Non ci sono ancora conferme ufficiali ma il voto fra pochi mesi, a causa della pandemia di coronavirus, è ormai impensabile: la data del 31 maggio, ipotizzata anche per le regionali in alcune Regioni, è quindi slittata senza che ne sia ancora stata fissata una nuova. Le prime ipotesi parlano di ottobre. Gavi sarà quindi guidato per altri sette mesi dal commissario prefettizio Maria Clara Callegari, in carica dal 13 febbraio scorso dopo lo scioglimento del Consiglio comunale a causa delle dimissioni di otto consiglieri di maggioranza, atto con il quale il vicesindaco uscente Nicoletta Albano ha voluto far decadere il sindaco Rita Semino per andare al voto in primavera, un anno prima della fine del mandato. Un’operazione che era già stata tentata a fine anno: il 29 dicembre la Semino sarebbe stata costretta a firmare le dimissioni dalla Albano. È quanto è emerso dal blitz del 22 gennaio, quando i carabinieri hanno perquisito il municipio e la casa del vicesindaco, sequestrando documenti, pc e telefonini. In quell’occasione si è appreso che Albano è indagata per concussione nei confronti della Semino, le cui dimissioni, a quel punto, non sono più state protocollate.

Il Consiglio comunale di Gavi

Da qui la decisione delle dimissioni degli otto consiglieri, per evitare che il primo cittadino potesse governare con l’appoggio di qualche potenziale fedelissimo presente nella maggioranza e con l’opposizione. Ora, pandemia permettendo, chi si era già mosso per organizzare una lista alternativa alla maggioranza uscente (persone vicine al Pd, consiglieri di minoranza uscenti ed esponenti della società civile) avrà sette mesi di tempo per organizzarsi, durante i quali la posizione della Albano, dal punto di vista penale, potrà essere chiarita ulteriormente con il deposito dell’avviso di conclusione delle indagini da parte della Procura e con l’eventuale rinvio a giudizio. Se l’ex vicesindaco non si ripresenterà sarà difficile trovare un sostituto. Si parla dell’assessore uscente Pierluigi Roveda ma tutto sembra ancora molto incerto. Nel frattempo, il commissario prefettizio avrà più tempo per risolvere i numerosi problemi nella gestione del Comune che si è trovata di fronte, alcuni dei quali già affrontati. Si voterà in autunno anche a Valenza, Borgoratto, Carrega Ligure, Cassine, Frassinello Monferrato, Gamalero, Moncestino, Montacuto, Rivalta Bormida, Rocca Grimalda e Volpedo.