Tutto è iniziato con un bigliettino nascosto nell’orlo della gonna. Ivana Comaschi Alloisio è una staffetta partigiana della Divisione Garibaldi Mingo ed è mamma di Gian Piero e Roberta Alloisio. Oggi ha 87 anni, originaria di Genova è ancora autonoma e vive a Ovada, è Partigiana da quando aveva 13 anni. La prima missione le è stata affidata a Predosa dal papà Pietro Comaschi, Pierin, di nascosto dalla mamma Adalgisa, Cisa.
A quel tempo i Comaschi erano sfollati nel Basso Piemonte, perché a Genova la casa era stata colpita dai bombardamenti. Comaschi, che lavorava come tornitore alla Sangiorgio e faceva parte del Partito comunista clandestino, nei tre anni a Predosa ha tessuto contatti con i gruppi partigiani della zona. Un giorno chiamò la figlia con il pretesto di un libro e le consegnò il primo messaggio in codice, da far avere ai Partigiani: “Non dire niente alla mamma, altrimenti si preoccupa”. Così Ivana entrava a far parte delle riunioni partigiane, il comandante Fernando si raccomandava: “Portati ago e filo per ricucire l’orlo, stai attenta che se te piggian, bona”, diceva alla ragazza, facendo il segno della Croce, che significa altrimenti sei morta.
Successivamente per evitare i biglietti, ordinava di imparare a memoria. La giovane frequentava anche Boro il comandante slavo della della Buranello. Ivana aveva il compito di spiare le postazioni dei Tedeschi e trasportava le bombe a mano nel cestino della bicicletta, sotto le borse della spesa. Approfittando della sua avvenenza, fece innamorare un soldato alpino della Monterosa, che, per non mancarle di rispetto, evitava di perquisirla. Le staffette erano fier, vere bellezze in bicicletta. “Pedalavano verso la modernità – dice Gian Piero Alloisio– erano donne autonome, indipendenti”.
A far innamorare Ivana è stato il Partigiano ovadese Sergio “Cencio” Alloisio della X Divisione GL, figlio dell’organizzatore Partigiano Giovanni e di Rita dell’ex ristorante Bue Rosso a Ovada. Sergio ingaggiò Ivana come cantante nella rivista La Pietra Filosofale, uno spettacolo creato nel dopoguerra dal giovane autore e regista per avvicinare le fazioni. Ivana venne chiamata alla Rai di Torino, diventò mamma di Maurizia, Gian Piero e Roberta e sospese l’attività in radio, ma continuò a lavorare. La cantante e il marito, fondatore dell’Assemblea Musicale Teatrale, hanno tramandato talento ed esempi, non unici in famiglia. Luciano, il fratello di Ivana con un temprino riuscì a sbullonare il portellone del treno che lo portava al campo di concentramento, buttò giù dal convoglio anche il suo amico e si salvarono entrambi. La nuova Resistenza di Ivana è affrontare giorno per giorno la morte della figlia Roberta, prematuramente scomparsa all’età di 53 anni. Gian Piero Alloisio è il filo che tiene insieme i ricordi, dedicando il Festival Pop della Resistenza alla sorella e la trilogia Ragazze Coraggio alla mamma staffetta.
Quella rivista musicale unì i destini di alcune famiglie, s’innamorarono anche Lina Alloisio e Ugo Sultana, lo spettacolo segnò l’inizio di un percorso musicale, che attraverso l’associazione formò talenti, oltre a Gian Piero e Roberta, avari musicisti e interpreti, fra cui collaboratori noti di Giorgio Gaber.
La trilogia delle Ragazze Coraggio e il racconto di Alloisio proseguiranno al Festival Pop della Resistenza che dopo il brillante successo del 20 aprile a Ovada, domani 27 aprile alle 10,30 è atteso al Teatro Giacometti di Novi Ligure e venerdì 28 aprile, ore 9, 30 approderà al Teatro Ambra di Alessandria. Tutti gli eventi sono ad ingresso libero. Il Festival si svolge con il patrocinio e il sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte e il patrocinio di numerosi enti, fra cui i tre Comuni e l’Anpi nazionale.Interverranno autorità e Partigiani fra cui Aria. Sul palco, accanto a Gian Piero Alloisio, ci saranno Gianni Martini e Claudio De Mattei, musicisti storici di Giorgio Gaber, e Claudio Andolfi. Il primo ritratto è quello di Fidia “Donata” Lucarini della brigata Sap tutta femminile “Felicita Alice Noli”. Il secondo ritratto è quello di Pierina “Milly” Ferrari, di Tagliolo Monferrato. Il terzo ritratto è proprio quello della staffetta Ivana Comaschi Alloisio.
La settima edizione del Festival è dedicata a Roberta Alloisio, considerata la più grande voce femminile della canzone in dialetto ligure, conosciuta e apprezzata anche in Argentina. Nata ad Alessandria, Alloisio è scomparsa il 3 marzo scorso.