La Bodrato cioccolato potrà ampliare la sua fabbrica di Strada del Turchino e in cambio si accollerà le spese per la sistemazione della ex serra Olcese, destinata a ospitare giardinieri e attrezzature del Comune. È quanto prevede la variante parziale al piano regolatore che verrà portata al voto del Consiglio comunale di Novi Ligure convocato per lunedì sera, alle 21. La Bodrato, a Novi dal 2014 dopo essere stata fondata a Genova nel 1943 ed essere arrivata a Capriata d’Orba negli anni Settanta, vuole far crescere ancora la sua attività che, come tutto il settore dolciario novese (tranne la Pernigotti) sta andando a gonfie vele. Il fatturato aziendale è in crescita costante e servono quindi spazi maggiori per produrre più uova di Pasqua, cioccolatini, cioccolato, creme da spalmare e quant’altro nonché per stoccare la merce. L’attuale capannone occupa 2.600 metri quadrati con altri 900 ancora da sfruttare ma insufficienti per installare una nuova linea di produzione e realizzare un magazzino.
L’occasione è arrivata con la variante parziale: il Comune cederà alla Bodrato le cubature dell’area edificabile di proprietà dell’ente situata oltre la strada provinciale del Turchino, dove è prevista la serra comunale. Le opere per quest’ultima saranno, come si diceva, a carico dell’azienda dolciaria. Se lunedì la variante verrà adottata, si dovrà poi attendere il periodo di pubblicazione e il parere della Provincia, entro 45 giorni. L’amministrazione comunale punta ad arrivare all’approvazione finale al più presto per non far ricadere l’approvazione definitiva nel periodo pre elettorale, quando votazioni del genere non sono autorizzate. L’operazione della serra ex Olcese è stata finora mal digerita non solo dalle opposizioni ma anche da alcuni esponenti della maggioranza: la serra sembra sovradimensionata per le esigenze del Comune, che ha solo quattro giardinieri.