Lomellina, la riapertura dopo oltre 900 giorni?

La Provincia dice che ad aprile il ponte sul Gavalusso sarà percorribile

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Strada della Lomellina, il nuovo ponte sul rio Gavalusso

Lomellina, forse ci siamo. Sono passati due anni e mezzo da quando, il 13 ottobre 2014, l’alluvione spazzò via il ponte sul rio Gavalusso, tra Gavi e Novi Ligure, lungo la strada provinciale 158 della Lomellina. Da allora, il percorso tra i vigneti del Gavi docg è rimasto chiuso al traffico. La Provincia, non essendo la 158 l’unico collegamento tra i due centri, ha dato priorità ad altre situazioni post alluvione, poi la carenza di fondi e le lungaggini burocratiche ci hanno messo del loro. A nulla sono valse petizioni e proteste per arrivare a un’apertura in tempi brevi.

Il ponte sul Gavalusso dopo l’alluvione 2014

La Lomellina è da sempre la strada più frequentata tra i due centri in alternativa alla trafficatissima provinciale dei Giovi a Serravalle Scrivia. Per questo, la prolungata chiusura ha creato disagi e malumori tra la popolazione ma a pagare il prezzo più pesante sono state le aziende vitivinicole situate verso Gavi, impossibilitate a far arrivare camion e cisterne. Alcune hanno dovuto affittare dei capannoni verso Alessandria da utilizzare come magazzino per il vino e le bottiglie, con costi notevoli. Inoltre, in occasione delle vendemmie del 2015 e del 2016 le difficoltà per i proprietari dei vigneti a cavallo del Gavalusso sono state evidenti e non è stato possibile creare, come aveva proposto il Consorzio Tutela del Gavi, un ponte provvisorio sul rio a spese dei produttori. La Regione si era espressa contro tale ipotesi anche per una questione di responsabilità in caso di incidente e non se ne era fatto nulla.

Il cantiere del ponte sul Gavalusso

Nell’ottobre scorso, finalmente, i lavori sono partiti, affidati alla Portalupi Carlo di Ticineto e alla Costruzioni Capannoni di Oviglio, solo dopo però che la Regione ha imposto il rifacimento delle sponde del rio in prossimità del ponte con un aumento notevole dei costi, arrivati a quota 530 mila euro. Abbattuto il vecchio manufatto rimasto lì per due anni, da qualche tempo la nuova struttura è stata posata insieme alle scogliere a monte e a valle. Ora dovremmo essere in dirittura d’arrivo. “L’alluvione del novembre scorso – spiegano dalla Provincia –, con la piena del corso d’acqua, ha creato difficoltà a lavorare nell’alveo, insieme alle nevicate. La data indicata per la fine dei lavori è il 31 marzo ma il ponte, insieme alla strada, sarà percorribile probabilmente da aprile, tenendo conto dei tempi del collaudo statico”. A creare ulteriori difficoltà, alcuni imprevisti durante i lavori, che hanno comportato una spesa aggiuntiva di circa 36 mila euro, pagata con i risparmi ottenuti dal ribasso di gara, e alla redazione di una variante in corso d’opera.

Nel Consiglio comunale di ieri il vicesindaco di Gavi Nicoletta Albano ha citato la situazione della Lomellina come esempio di inefficienza. Negli anni scorsi era però sorta una polemica tra il produttore del Gavi Piero Broglia e l’ex sindaco: il primo chiedeva un intervento del Comune per la riapertura, Albano rispose che la competenza non era dell’amministrazione comunale. Nel 2015, la proposta del gruppo di minoranza Gavi futura di approvare un documento per chiedere alla Provincia la riapertura della strada non venne posta in votazione proprio dalla Albano.