Nella prima seduta del Consiglio comunale post elezioni il nuovo sindaco di Serravalle Scrivia, Luca Biagioni, ha giurato di rispettare la Costituzione mentre il suo predecessore, Alberto Carbone, ha già attaccato la nuova amministrazione. Insieme al candidato sindaco della sua lista, Gianfranco Pinzone, che ha ottenuto meno di 500 voti contro i 1.300 di Biagioni, ha fatto emergere da subito quale sarà l’atteggiamento verso la maggioranza. L’argomento utilizzato per criticare il gruppo di Biagioni è stato ancora una volta il raddoppio di via Roma. Dopo che Biagioni ha spiegato al folto pubblico il programma di governo, l’ex primo cittadino che parlato di lacune nel documento della maggioranza riferite al centro storico: “Serve chiarezza sul raddoppio di via Roma. Alcuni vostri consiglieri nei precedenti cinque anni hanno sempre detto no per una questione ideologica. Entro il 31 dicembre 2025 i lavori vanno collaudati: i tempi sono strettissimi ma rinunciare ai fondi di Rfi sarebbe un danno”. Carbone ha anche espresso dubbi sulla nomina ad assessore ai Lavori pubblici di Anna Massone, che entrerà in carica solo dal primo ottobre per via una incompatibilità creata da un incarico professionale che scade a fine settembre, situazione che, insieme alla contrarietà della Massone al progetto, potrebbero ostacolare l’iter e il via ai lavori, a suo dire.

Biagioni ha replicato ricordando che già in precedenza i dubbi sulla posizione del suo gruppo su Via Roma erano stati cancellati: “Nessuna retromarcia, non vogliamo perdere queste risorse”. A margine del Consiglio, Massone ha spiegato: “Sappiamo che c’è un accordo firmato con Rfi e che il progetto non è campato in aria. Con il progetto esecutivo capiremo se i soldi sono sufficienti o meno”. Altri critiche da parte dei due consiglieri della lista “La forza del buonsenso” hanno riguardato l’aumento delle indennità del sindaco e degli assessori. “Con i 44 mila euro messi a bilancio – ha detto Carbone – si poteva rifare il tetto della scuola. Noi abbiamo sempre rinunciato agli aumenti”. Il vicesindaco, Walter Zerbo, ha replicato: “Le indennità erano ferme al 2002, a vent’anni fa, quindi. Abbiamo deciso di adeguare le indennità poiché in questa giunta ci sono persone che si sono impegnate e si impegneranno per Serravalle e come ogni lavoratore devono avere indennità adeguate. Sapevamo che potevano arrivare critiche”. Marcello Bocca, rappresentante della lista Ripartiamo Serravalle con il consigliere Rosario Sestito, si è detto anch’egli “deluso dall’aumento delle indennità”