Lupo morto a Pertuso: investimento o bracconaggio?

L'esemplare trovato vicino al monumento dedicato alla battaglia di Pertuso: si attende l'esito delle analisi

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Investito o vittima del bracconaggio? Sarà l’autopsia è stabilire le cause della morte del lupo trovato senza vita vicino alla Stele dedicata alla battaglia di Pertuso, nell’omonima frazione di Cantalupo Ligure, in Val Borbera. Sabato scorso alcuni abitanti del paese hanno notato la carcassa e avvertito le guardie venatorie della Provincia, che hanno applicato il protocollo del progetto europeo Life WolfAlps trasportando i resti a Torino per le analisi. All’apparenza si tratta di un esemplare adulto, che potrebbe essere stato investito da un automezzo sulla strada che scorre al di sopra dell’area del monumento oppure vittima del veleno. Infatti, non è la prima volta che in Val Borbera vengono ritrovati lupi morti uccisi dai bocconi: nel 2023 sono intervenuti i gruppi cinofili anti veleno.

Per il lupo è stata avviata nell’Unione europea la procedura per il declassamento dello status da specie “particolarmente protetta” a “protetta” ma tutto è ancora da decidere: serve infatti una ratifica da parte dei paesi aderenti alla Convenzione di Berna e poi anche una modifica alla legge nazionale italiana sulla caccia. Un iter molto lungo il cui esito è tutt’altro che scontato. Per cui, il lupo non è e non sarà una specie cacciabile.

Non mancano sul nostro territorio i casi segnalati di cani uccisi dai lupi ma per legge i cani non possono essere lasciati liberi e devono essere sempre custoditi. Inoltre, non mancano le predazioni ai danni del bestiame al pascolo, più frequenti senza reti elettrificate e cani da guardiania.