Chi pesca nel torbido prima o poi annega”. E’ una delle frasi pronunciate dal sindaco di Serravalle Scrivia, Alberto Carbone, nel dibattito di ieri pomeriggio in Consiglio comunale sulla vicenda delle intercettazioni che riguardano alcuni amministratori comunali emerse nell‘indagine Alchemia, finita in un processo in corso a Palmi, in Calabria, che vede fra gli imputati l’imprenditore Orlando Sofio, di Novi Ligure, e la serravallese Marianna Grutteria, entrambi di origine calabrese e accusati di essere legati alla ‘ndrangheta. Il primo cittadino e le altre persone intervenute non hanno però fatto alcun riferimento all’indagine né al processo in corso, e neppure al fatto che a sollevare la presenza di presunti legami tra la coppia Sofio-Grutteria e il Comune sia stata una memoria depositata dall’associazione Casa della legalità di Genova, dove si ricordavano, tra l’altro, gli appalti assegnati, fino agli arresti del 2016, dal Comune alla Euroservizi, impresa di pulizie gestitati dai due e definita dagli inquirenti riconducibile alla cosca Gagliostro-Parrello, e le foto su Facebook che ritraggono la Grutteria in compagnia del vicesindaco Giulia Marchioni. Infine, le ultime intercettazioni, nelle quali Sofio dice a chiare lettere che alle elezioni del 2012 avrebbe sostenuto Carbone perché “mi ha sempre dato una mano”.

Alberto Carbone

Per il primo cittadino il problema sono gli articoli apparsi finora su Giornale7, “pseudogiornalistici” e “volgari”: “Non esiste nulla di quanto è stato raccontato, noi siamo sempre stati super trasparenti e non ci siamo mai nascosti. C’è solo chi vuole pescare nel torbido ma nel torbido ci si annega. Ho già dato mandato a diversi legali per difendermi, non dirò più una parola su questa vicenda, parleranno solo gli avvocati”. La Marchioni, da parte sua, ha spiegato: “Non mi vergogno della parentela con Marianna Grutteria. Siamo di fronte a una vicenda umana privata (!!), per la quale sono molto dispiaciuta. Sono stati tirati in ballo affetti personali e familiari. Qui si vuole trovare il marcio dove il marcio in realtà non c’è. Sul processo non voglio dire nulla, a parte che non c’è ancora una sentenza. Spero che Marianna risulti estranea alle accuse”. Anche il consigliere di minoranza (gruppo Rinascita) ed ex vicesindaco Pasquale Vecchi, citato nelle intercettazioni fra Orlando Sofio e suo nipote Francesco, si è detto “dispiaciuto” per il processo ai danni Grutteria: “E’ mia cugina e non ci posso fare nulla. C’è un giudice che deve decidere. Senz’altro, se anche sarà giudicata colpevole, dopo che avrà scontato la sua pena la aiuterò a inserirsi nuovamente nella società. Con Sofio ho avuto solo contatti di lavoro per la mia impresa edile, alla quale lui forniva i cassoni. Nessun giudice – ha detto ancora Vecchi – mi ha mai chiesto nulla al riguardo. Sul piano politico, mi chiedo se, a proposito degli appalti assegnati alla Euroservizi, sia stata verificata con i funzionari la regolarità del procedimento”. “Già fatto – ha risposto Carbone – è tutto regolare”.

Serravalle, il Consiglio comunale

Secondo Francesco Scaiola, esponente in minoranza del gruppo Serravalle volta pagina, “quanto è stato pubblicato getta senz’altro un’ombra sull’amministrazione comunale, vero o falso che sia, ombre con le quali si deve fare i conti e per le quali serve una risposta politica, oltre che legale, se ce ne sono i presupposti. La maggioranza può presentare già oggi un ordine del giorno nel quale ribadisca la sua fiducia nei confronti del sindaco e del vice in base alla loro totale estraneità ai fatti”. Solo a questo Carbone ha tentato di dare una risposta nel merito della vicenda, seppure molto parziale: “Uno dei due (senza chiarire chi, ndr) l’ho incontrato solo una volta nel 2014 negli uffici comunali. Non devo giustificare nulla, ci sono i legali che hanno in mano tutto”. La fiducia dalla maggioranza è arrivata per bocca dell’assessore Claudio Barbieri: “Non serve alcun ordine del giorno. Si sta facendo solo molto rumore per nulla: gli atti del Comune sono trasparenti, tocca alla magistratura dire la sua”. Dal gruppo di minoranza di Serravalle Futura, rappresentato da Walter Zerbo, nessun intervento.