Il 2021 dovrebbe essere l’anno della svolta: l’asilo nido del Conservatorio Romano, a Gavi, aprirà. Queste le intenzioni degli amministratori dell’opera pia che dalla fine dell’Ottocento gestisce lo storico palazzo di via Mameli. Il consiglio direttivo ha fatto di tutto, in questi dieci anni, per salvare l’edificio donato dalla famiglia Romano alla comunità di Gavi per assistere i bambini, sede della prima scuola elementare del paese e poi di un orfanotrofio fino agli anni Ottanta, gestito dalle suore della Misericordia. Gli ostacoli non sono mancati e sono arrivato persino dalla precedente amministrazione comunale che, invece di favorire l’apertura dell’asilo, ha fatto il contrario. A Gavi da anni manca infatti un servizio del genere: dopo la chiusura del nido di via Voltaggio, le famiglie hanno dovuto rivolgersi ad Arquata Scrivia o altri centri. L’opera pia ha puntato sul nido da 24 posti, altrimenti la Regione avrebbe venduto l’immobile se il lascito dei Romano non fosse stato rispettato per troppo tempo.

La cucina del nido

Approvato il progetto, dalla Regione sono arrivati 260 mila euro. L’iter autorizzativo in Comune incontrava però, come si diceva, all’epoca ostacoli non previsti: la commissione edilizia che doveva vagliare il progetto non riusciva ad avere il numero legale per diverse sedute e l’ufficio tecnico richiedeva un parere dei vigili del fuoco non previsto. Finalmente, nel 2013 partiva il cantiere ma l’impresa So.Ge.Co di Novi Ligure, a cui erano stati affidati i lavori, nel frattempo, falliva. I lavori venivano così assegnati a La Giustiniana di Gavi. Contributi erano arrivati intanto anche dalla Fondazione Crt con 50 mila euro e dal Rotary Club Gavi Libarna per la cucina. In più, l’opera pia accendeva un mutuo per 200 mila euro. In totale, circa 500 mila euro. Uno sforzo finanziario pubblico e privato notevole ma l’opera pia non riusciva a pagare con puntualità l’impresa e così il cantiere di fermava più volte prima di arrivare a oggi, quando è ormai in sostanza terminato. L’attività partirà a settembre del 2021. Don Mario Bozzo, presidente del Conservatorio Romano, dice: “Cercheremo l’appoggio importante della nuova amministrazione comunale e degli enti pubblici per quanto riguarda l’aiuto economico per abbassare le rette e consentire alle famiglie di poter usufruire di questo importante servizio sociale. In base a ciò dovremo individuare un gestore del nido”. L’amministrazione comunale di Carlo Massa ha già annunciato il suo appoggio all’iniziativa.