“Per l’Asl di Alessandria gli strumenti per le analisi costano 8 volte di più”.

Lo sostiene il consigliere regionale Gianpaolo Andrissi (M5s): “Sul tema l'assessore alla Sanità Saitta ha fatto scena muta in Consiglio”.

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Per l’Asl di Alessandria l’acquisto delle apparecchiature biomedicali costa 8 volte di più che altrove. Il dato è stato portato all’attenzione dell’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta dal consigliere regionale Gianpaolo Andrissi (M5s) con un’interrogazione presentata per fare chiarezza su questa anomalia che interessa anche le aziende sanitarie di Novara e l’Asl To3 di Torino. “Tre aziende sanitarie piemontesi (Aou Novara, Asl TO3 e Asl Alessandria) – spiega Andrissi – negli ultimi mesi hanno fatto ricorso allo strumento del partenariato pubblico privato per acquistare gli apparecchi biomedicali. Risultato? I costi aumentano di 8,15 volte”. Le apparecchiature citate nell’interrogazione servono a eseguire le analisi su sangue e campioni organici in genere, e sono quindi fondamentali nell’attività medica e ospedaliera. Rispetto alle altre Asl regionali, però, ad Alessandria costano quasi dieci volte di più. Perché?

Gianpaolo Andrissi

Andrissi ha chiesto a Saitta il motivo di questa pesante situazione per le casse pubbliche e come intenda intervenire ma, secondo quanto riporta l’esponente dei 5 Stelle, l’assessore ha fatto “scena muta. Nessuna risposta, solo un’imbarazzata promessa ad affrontare l’argomento “quanto prima””. “Non ci sono precedenti – dice Andrissi -, è la prima volta che accade un episodio del genere, nessun componente dell’esecutivo piemontese si è mai sottratto alla risposta ad un question time in aula. Evidente la difficoltà dell’assessorato a giustificare queste operazioni che avvantaggiano i soggetti privati e non certo le Asl ed i servizi erogati agli utenti”. Secondo il consigliere regionale, “in ballo ci sono ben 150 milioni di euro dei cittadini piemontesi, risorse che potrebbero essere risparmiate se solo ci fosse una regia unica negli appalti delle aziende sanitarie piemontesi. Invece, la spesa appare del tutto fuori controllo mentre l’assessore Saitta resta a guardare. A nostro avviso occorre centralizzare gli appalti in modo da effettuare risparmi su larga scala e concentrare le risorse per implementare i servizi e ridurre le liste d’attesa”.