Prima si è “dimenticata” di nominare il suo rappresentante nella commissione che doveva giudicare il quesito referendario proposto sul transito dei treni del Terzo valico in città, a Novi Ligure, impendendo così ai cittadini di esprimersi, ora il prefetto Romilda Tafuri sollecita il commissario di governo per il Terzo valico, Iolanda Romano, la Regione e il Comune a incontrare il comitato “Contiamoci”, sorto proprio per opporsi al passaggio dei convogli dell’alta capacità sulla linea storica, sotto le case dei novesi. A dicembre il governo, con una delibera del Cipe (cioè i ministri economici e dei trasporti), aveva approvato l’attesa cancellazione del cosiddetto Shunt, la diramazione del Terzo valico verso Alessandria e Torino, autorizzando di fatto il transito dei convogli del Terzo valico dentro Novi come richiesto dall’amministrazione comunale con l’obiettivo di rilanciare lo scalo merci di San Bovo. Il comitato “Contiamoci” teme infatti inquinamento da polveri sottili e da rumore, vibrazioni sulle strutture degli edifici, distruzione dei sottoservizi e il loro rifacimento (linee elettriche, acquedotti, linee gas metano, ecc…) e l’inserimento di barriere antirumore, tesi respinta dall’amministrazione comunale.

Il prefetto Romilda Tafuri (in piedi) con, da sinistra, Sergio Chiamparino, presidente della Regione; il commissario del Terzo valico Iolanda Romano e l’ex presidente del Cociv, Michele Longo, a processo per corruzione

I componenti del comitato volevano che fossero i novesi a pronunciarsi su quella che ormai è più che un’ipotesi ma il referendum è stato fatto naufragare dalle poca memoria degli uffici prefettizi. Ora il prefetto ha ufficialmente invitato il commissario di governo per il Terzo Valico Iolanda Romano, l’assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco e il sindaco del Comune di Novi Ligure, Rocchino Muliere, “a rapportarsi con il comitato Contiamoci in una ulteriore riunione di confronto e chiarimento relativi alle diverse tematiche e criticità sollevate dal comitato sul passaggio dell’alta velocità in centro città”. A novembre, prima dell’ok del Cipe alla cancellazione dello Shunt, il comitato aveva già avuto un incontro ma, sostiene Maria Rosa Porta, consigliere di minoranza ed esponente del comitato, “nell’occasione non era stato date risposte esaurienti su un serie di aspetti sollevati dai nostri tecnici”. Ora, Porta, con Oscar Poletto, portavoce del comitato, auspica la presenza fisica, nel nuovo incontro, “dei tecnici di Rfi presso la sede prefettizia, e che i cittadini novesi siano messi nella condizione di esprimere la loro opinione in merito ad una opera che, secondo l’opinione del comitato, rischia di non garantire né la vivibilità né la salvaguardia di Novi e dei suoi abitanti”.