A Gavi la raccolta differenziata è all’83% ma la tariffa rifiuti nel 2024, crescerà, seppure di poco. È lo stesso trend di altri paesi serviti da Gestione Ambiente ma nel capoluogo della Val Lemme finora è il Comune a riscuotere la Tari e quindi a poter intervenire per calmierare gli incrementi. Il Consiglio comunale ha approvato il piano economico finanziario (Pef) 2024 della tariffa, una presa d’atto, ha spiegato il sindaco, Carlo Massa, “di quanto già approvato dall’assemblea del Csr. Rispetto al 2023, ci sono aumenti nei costi del servizio per 46mila euro. I fondi Covid utilizzati finora per ridurre la tariffa sono finiti e quindi ci saranno lievi aumenti per le famiglie. Saranno più penalizzati, seppure di poco, bar e ristoranti”. Il consigliere di minoranza Pierluigi Roveda ha chiesto quando si verificherà la diminuzione della tariffa in base all’incremento della differenziata. Il ragioniere del Comune, Franco Sala, presente alla seduta, ha spiegato: “Ci scontriamo con il Pef e congli aumenti del costo del servizio porta a porta. Gavi è l’unico Comune a non aver ancora affidato la riscossione della Tari a Gestione Ambiente e in questo modo può intervenire sugli aumenti ma non sarà sempre così poichè si va verso la tariffa unica. Questo nonostante i costi per lo smaltimento dell’indifferenziato in discarica si siano ridotti dell’82%”. Il Pef è stato approvato con l’astensione della minoranza.
Raccolta differenziata all’83% ma la Tari nel 2024 aumenterà (di poco)
Il Consiglio comunale ha approvato il Pef: leggeri incrementi per le famiglie, qualcosa in più per bar e ristoranti. Nonostante gli ottimi risultati del servizio.