Ravera tira dritto e approva il progetto dell’acquedotto: Bosio dirà di no

La Comuni riuniti Belforte Monferrato non vuole perdere 500mila euro di fondi pubblici e dice sì alla variante senza le garanzie richieste dall'amministrazione comunale bosiese. Ora la palla passa all'Ato6 Alessandrino.

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(foto dal sito oltregiogo.org)

Ci sono 500mila euro di fondi statali a rischio così la Comuni riuniti Belforte Monferrato (Crbm) approva il progetto dell’acquedotto di Bosio contro il parere dell’amministrazione comunale. Come aveva richiesto nei mesi scorsi il Comune di Mornese, la società guidata da Franco Ravera ha accelerato l’iter del potenziamento della condotta che da Capanne di Marcarolo porta l’acqua a Bosio con l’obiettivo di approvvigionare anche Mornese, Montaldeo e Casaleggio Boiro. Un intervento per circa 1milione di euro, in ballo ormai da 4 anni, modificato in parte dalla Crbm su richiesta dell’associazione Amici dell’acquedotto di Bosio mentre l’amministrazione comunale in carica fino a giugno aveva avallato anche la prima versione che lasciava a Bosio solo il 28% dell’acqua. La notizia dell’approvazione della variante è arrivata nell’assemblea pubblica di domenica nel salone parrocchiale di Bosio, organizzata dal Comune per fare il punto della situazione. E’ emerso che il 15 novembre la Crbm ha convocato due riunioni: nella prima i Comuni soci hanno nominato i nuovi componenti del consiglio di amministrazione, da tempo ridotto al solo presidente Ravera dopo le dimissioni degli altri due componenti, l’ultimo per incompatibilità con altri incarichi. Nella seconda, l’assemblea doveva esprimersi sulla nuova convenzione tra Crbm e i Comuni. Il nuovo cda ha quindi approvato la variante al progetto che non prevede il sistema di valvole richiesto per garantire acqua a Bosio e neppure i tratti finali di tubazione verso Montaldeo e Mornese. Una scelta dettata da questioni relative ai costi alla quale il Comune di Bosio è pronto a opporsi facendo valere quanto stabilisce la convenzione in essere con Crbm, cioè il potere per i Comuni soci di approvare i progetto e decidere sui fondi. Due punti che la Crbm ha proposto di eliminare dalla futura convenzione, sulla quale però l’assemblea dei soci alla fine non si è espressa. Ora il progetto approvato da Crbm andrà in conferenza dei servizi presso l’Ato6 Alessandrino. La giunta di Bosio aveva già diffidato la Crbm dall’ok alla variante. Molti dubbi sui tempi: i lavori devono finire entro il 2025 e ci sono da eseguire gli espropri su 70 particelle catastali. Oltre a perdere i 500mila euro se l’opera non si farà la Crbm si troverà a dover pagare 150mila euro di progettazione. Fra le anomalie segnalate durante l’assemblea di domenica, il fatto che la variante al progetto, risalente al 2021, sia stata inviata al Comune solo nello scorso settembre su richiesta dell’ente. Bosio, quindi, non ha mai ufficialmente approvato quelle carte.