OVADA. Per pagare i 23 stipendi Saamo dovrà per forza aspettare il contributo in via di liquidazione da parte della Regione. “Se entro la prossima settimana non verrà completato il bonifico del 6 dicembre e non saranno versate le tredicesime, faremo sciopero e ci rivolgeremo al Prefetto”, spiega il delegato sindacale della Cgil Sergio Sarpero, che lunedì con il collega Bruno Oddone e il delegato Cisl Giorgio Pastore ha incontrato in Comune l’amministratore Unico di Saamo Gian Piero Sciutto e il sindaco di Ovada Paolo Lantero.
“Auspichiamo – dice Lantero – che la regione si sbrighi a dar corso al versamento, per superare il problema di liquidità. Per ripianare l’assetto finanziario, invece, occorrerà un piano di ristrutturazione, che i comuni sosterranno a condizione che porti all’effettiva autonomia economica di Saamo”.
“La priorità è risolvere il problema di liquidità, per saldare al più presto la seconda parte degli stipendi – afferma Sciutto – oltre a sollecitare l’Agenzia della mobilità regionale, che deve versare il contributo relativo ai chilometri percorsi a luglio, chiederemo a Econet un ulteriore anticipo sul canone di affitto della ex sede Saamo in via Rebba, perché incombe pure il pagamento della tredicesima mensilità”. Riattivare la sincronia dei pagamenti è il primo passo per riequilibrare.
Nel frattempo per alleggerire la perdita di circa 200 mila euro, che si è consolidata anche a causa della sostituzione forzata di mezzi e per l’avvio della nuova sede in via Rocca Grimalda, Sciutto ha proposto ai sindaci dei 17 comuni soci di vendere la vecchia sede e di affidare a Saamo servizi aggiuntivi, come la gestione dei parcheggi.
“Dopo il tardivo pagamento di settembre e il pagamento a metà del 6 dicembre, chiediamo garanzie per fare in modo che non si verifichino più altri disagi”, concludono i lavoratori.