Per il sindaco di Serravalle Scrivia, Alberto Carbone, “non ci sono state gravi conseguenze”, come ha dichiarato a un giornale online provinciale. In realtà come è ormai noto, la lite di sabato sera in viale Martiri della Benedicta ha avuto come conseguenza il ferimento di due carabinieri. Il primo cittadino, per questo, è finito nel mirino delle polemiche, anche se poi ha precisato a un altro quotidiano di aver chiesto un incontro con il prefetto. Troppo poco, secondo alcuni: la situazione della sicurezza in paese non è facile da anni e in particolare nel palazzo dove abitano le persone che si sono picchiate e che hanno aggredito i militari. Carbone, oltretutto, è in municipio da diversi mandati prima come vicesindaco e poi come primo cittadino. I consiglieri di minoranza Anna Massone e Walter Zerbo, ricordano che “i motivi per cui Serravalle finisce sui media sono ormai pochi: le dichiarazioni elettorali del sindaco (il Terzo valico, il raddoppio di via Roma, la circonvallazione) e le risse di immigrati. L’ultimo episodio accaduto sabato notte ci racconta di un paese dormitorio, in cui vivono cittadini chiusi in casa causa coprifuoco e diversi stranieri non integrati, che scatenano ogni tanto episodi di rabbia o raptus violenti, per fortuna con poche conseguenze.

Alberto Carbone

Questi episodi sono ormai ripetuti, localizzati in particolare in alcuni palazzi in cui la presenza di stranieri è consistente; come in diversi altri palazzi posti proprio in centro paese che già da fuori denotano incuria e degrado degli alloggi, con masserizie ammassate sui terrazzi e condizioni di pulizia molto sommaria”. Come si è arrivati a questa situazione esplosiva e, soprattutto, si è mai cercato di porvi rimedio, al di là degli interventi delle forze dell’ordine? Massone e Zerbo si chiedono innanzitutto “come questa comunità di stranieri sia così aumentata nel tempo e sia concentrata in alcuni edifici; e come vivono, con quali risorse? Sono rifugiati in attesa di documenti o altro? Sono gestiti da qualche cooperativa ? Chi affitta loro gli alloggi? Hanno contratti regolari?”. Un problema annoso in particolare nel centro storico ma che si è esteso anche al resto della cittadina.

Un’immagine della rissa di sabato scorso

Ci piacerebbe sapere se l’amministrazione pubblica ha informazioni in merito – dicono ancora i consiglieri di opposizione -, se ha svolto qualche verifica, se controlla la regolarità dei residenti e soprattutto se ha qualche idea di come gestire la situazione critica che si è creata: non basta sequestrare qualche bicicletta e fare qualche controllo documenti. Invece, di fronte ad episodi come quello di sabato, per fortuna non grave, l’amministrazione comunale ha minimizzato, dicendo che sono cose già capitate e sempre negli stessi posti. Eppure, ci ricordiamo un programma elettorale del sindaco che prometteva aumento della sicurezza e miglioramento della situazione stranieri con la sua amministrazione: evidentemente erano solo promesse elettorali, poi una volta eletti tutti dimenticano quello che hanno promesso. Speriamo che invece gli elettori ricordino”.