Come ogni anno da 34 anni San Sebastiano Curone propone la Fiera Nazionale del Tartufo. L’evento imperdibile per gli amanti della buona tavola, si svolgerà in due giornate: domenica 19 e domenica 26 novembre.


Il programma della giornata prevede sin dalla mattinata l’apertura della Mostra Mercato nei locali Sms; dove sarà assegnato il “Tartufo d’oro” ai tartufai. Saranno oltre quaranta i tartufai presenti, provenienti dalle Terre del Giarolo e da diverse regioni d’Italia. Per il primo anno, il Centro Nazionale Studi sul Tartufo effettuerà il servizio di accompagnamento all’acquisto del tartufo per fornire ai visitatori indicazioni utili al riconoscimento dei tartufi autoctoni e di qualità.


Nelle vie e nelle piazze del centro storico e lungo il torrente Museglia, saranno allestite le bancarelle (circa 140) del mercatino dei prodotti locali, ed enogastronomici tipici di tutte le regioni italiane e dell’alimentazione biologica.
Non solo cibo, ma anche offerta di antiquariato e artigianato e, a un mese dalla festa più attesa soprattutto dai bimbi, non mancherà il mercatino di Natale.


Per l’occasione saranno aperte le famose botteghe di San Sebastiano, curate da Artinfiera, che offrono l’eccellenza dell’artigianato d’autore: ceramiche, abbigliamento, complementi d’arredo, legno, gioielli e molto altro.
Tra le iniziative, l’appuntamento “A tavola con il Tartufo“, organizzata in collaborazione con gli albergatori, i ristoratori e gli agriturismi del territorio, dove saranno proposti menù a base di tartufo.


Per chi alla sosta al ristorante preferisce passeggiare per le splendide vie di San Sebastiano, un’area della manifestazione sarà dedicata allo Street Food di Qualità con la presenza di oltre quindici postazioni che proporranno piatti della tradizione cucinati sul posto e altre specialità gastronomiche
Nel pomeriggio, intorno alle 15.30, sempre nel salone Sms, si svolgerà l’Asta di Tartufi bianchi e neri.
Alle 15.30 nella sala Sms, andrà in scena lo show cooking dello chef Domenico Sorrentino di Soulfud.


Una notizia interessante la forniscono gli organizzatori: «Sappiamo che la Val Curone e le vicine Valli Grue, Ossona e Val Borbera, pur essendo le uniche in Piemonte dove abbondano anche i tartufi neri, sono terre soprattutto di tartufo bianco pregiato che raggiunge vertici di qualità in novembre. Il Centro Nazionale Studi sul Tartufo ha proposto l’inserimento della “Cerca e cavatura del Tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali” nel patrimonio immateriale dell’umanità. La candidatura ha ricevuto il parere favorevole della Commissione Italiana Unesco lo scorso 27 marzo ed è stata invitata a Parigi a rappresentare l’Italia per il 2018. Non si è candidato il “prodotto tartufo”, ma le memorie, le narrazioni, i saperi, le pratiche di un’attività molto ampia che coinvolge l’addestramento del cane nelle fasi di ricerca e cavatura, la cerca dei vari tipi di tartufi, la conservazione e, infine, l’utilizzo gastronomico».