Ieri, 16 dicembre, la firma tra gli undici sindaci dei comuni interessati dal Terzo valico, Rfi, lo Stato e tutti gli enti coinvolti su 49 milioni di euro del Patto per il territorio ma c’è chi contesta per cosa verranno spesi questi soldi pubblici. Il ministro Paola De Micheli, collegata on line all’incontro, ieri ha postato su Facebook un suo intervento: “Oggi abbiamo siglato l’intesa coi sindaci della provincia di Alessandria, il commissario per il Terzo Valico dei Giovi e Rfi per realizzare 49 milioni di euro di opere compensative sui territori che saranno percorsi dalla nuova rotta ferroviaria. Abbiamo impresso una grande accelerazione ad un’opera che diventerà la “metropolitana” del Nord Ovest, collegando Milano, Torino e Genova. Le infrastrutture servono alle persone e a rendere attrattivi i territori: dentro questo accordo c’è anche una prospettiva vera di sviluppo. Verso quell’ItaliaVeloce che abbiamo pensato per tutto il Paese”. Come già rilevato da Legambiente il ministro dimentica che l’opera servirà alle merci e non alle persone ma intanto i sindaci, entro il 2024, quindi con in poco tempo, dovranno concludere i lavori e progetti finanziati: dal museo del cioccolato a Novi al parcheggio multipiano a Gavi, dal ponte sul Bormida ad Alessandria al nuovo tratto della tangenziale a Tortona, oltre sentieri da 7 km tra Val Lemme e valle Scrivia e alla ristrutturazione della Pinacoteca di Voltaggio, fino all’allargamento di via Roma a Serravalle.

Via Roma a Serravalle

Il Pd provinciale, però, polemizza con le scelte fatte dai sindaci, alcuni dei quali iscritti al Dem. “Riteniamo che sul Terzo valico si sia persa un’occasione – scrivono da Alessandria -: ha prevalso la logica del particolarismo sulla costruzione di un piano di sviluppo del territorio. Amareggia che anche dal Ministero sia stata avallata una divisione dei 49 milioni tanto sperequata e che si sia scelta la strada di una sommatoria di compensazioni, avulse da un disegno complessivo adeguato a cogliere le potenzialità di una infrastruttura che doveva portare con sé modernizzazione e integrazione del territorio a partire dalla rete della logistica per arrivare al turismo e alla tutela del territorio. Rivendichiamo con ancora più forza – concludono dal Pd – le nostre battaglie di questi anni e siamo sicuri che la partita per la modernizzazione e la crescita di tutto il nostro territorio non sia ancora chiusa qui come a Roma