Gli Ambiti territoriali di caccia e i Comprensori alpini del Piemonte sono tutti commissariati e il presidente Fabio Boveri svolge i compiti del commissario per l’Atc Al 3 e per l’Atc Al 4, un territorio vastissimo che va da Molino dei Torti, vicino alla provincia di Pavia, fino a Merana, al confine appenninico con la provincia di Savona.
Il Tar infatti ha accolto il ricorso presentato da Federcaccia contro la delibera della giunta regionale sui criteri di designazione dei rappresentanti nei comitati di gestione e, per proseguire l’attività degli Atc e il regolare svolgimento della caccia fino all’adozione di nuovi criteri, la giunta regionale ha stabilito che il presidente del comitato di gestione uscente svolga i compiti di commissario per 4 mesi prorogabili per altri 4 per le attività ordinarie di competenza del comitato di gestione.
Boveri lo ha comunicato nell’ultima assemblea pubblica che si è svolta il 19 dicembre alla Soms di Costa Vescovato con tutti i gestori delle zone di ripopolamento e cattura, i presidenti comunali delle associazioni venatorie e alcuni cacciatori dell’Atc Al3.
«Pochi giorni prima la Regione ha comunicato anche che per il prossimo anno venatorio gli Atc potranno ammettere solo il 5% dei cacciatori da fuori regione – dice Fabio Boveri – e questo comporterà una minor entrata di circa 70 mila euro per l’Atc Al 3 e 110 mila per l’Atc Al 4. Diminuendo l’attività venatoria inoltre aumenteranno i danni all’agricoltura e gli incidenti stradali».
Nell’assemblea sono stati presentati i resoconti dell’attività venatoria e di contenimento 2017 dell’Atc Al 3 e le concentrazioni territoriali dei danni alle attività agricole suddivise per specie (cinghiali o caprioli). Quanto ai piani di immissione di fauna selvatica nel territorio, per il 2018 sono state approvate 400 lepri, 3500 fagiani di cui 500 catturati nel Nord Inghilterra per il preambientamento, 200 starne e 800 pernici rosse.
Si è parlato anche di prendere in carico come ambito territoriale la gestione diretta di una Zrc del territorio e di attivare una zona di addestramento cani come quella presente nel Biellese.
Infine si registra un aumento della presenza di lupi nel Tortonese.