Un altro infortunio sul lavoro nel fine settimana

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Acora un grave incidente sul lavoro. Dopo l’infortunio mortale, nell’Azienda Cavalleri di Arquata Scrivia nel primo giorno di aprile, vittima il giovane operaio, Davide Scanio di 32 anni, agganciato da una macchina operatrice, e morto nell’impatto. Nella notte tra sabato 2 e domenica 3 aprile nello stabilimento Acciaierie d’Italia di Novi Ligure si è verificato un nuovo infortunio sul lavoro.

Un dipendente dell’ex ILVA di Novi Ligure, che lavorava nel reparto zincatura, si è ferito gravemente alle dita di una mano. Le indagini accerteranno la dinamica dei fatti, ma quando ci si ferisce gravemente o addirittura si muore lavorando la “fatalità” c’entra sempre ben poco.

Fim, Fiom e Uilm di Alessandria tornano a ribadire la necessità di portare avanti un percorso mirato di sensibilizzazione all’interno delle aziende, grandi e piccole senza distinzione alcuna, che coinvolga i lavoratori e le aziende stesse sull’importanza della prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro.

La situazione è diventata emergenziale in tutta Italia, anche la nostra provincia non si esime e sta registrando continui episodi di infortunio sui luoghi di lavoro. Quattro morti dall’inizio dell’anno nel territorio provinciale e almeno altri quattro gravi infortuni con ricovero in codice rosso sono la conferma di una tendenza che porta la provincia di Alessandria nei primi posti nazionali per morti sul lavoro in proporzione agli occupati, quarti nel 2021 con 15 decessi, una tendenza che cresce anno dopo anno e che impone delle scelte per analizzare i casi, predisporre delle attività di controllo e prevenzione capillari.

Spiegano dalla Segreteria Provinciale della Cgil: “ Un dato lo proponiamo noi sulla base di ciò che è accaduto negli ultimi anni, dove abbiamo visto accadere infortuni mortali in aziende spesso molto piccole, ditte individuali, lavoratori in appalto, singoli agricoltori e autotrasportatori, lavoratori edili spesso artigiani; raramente è presente il sindacato in queste attività e meno ancora i rappresentanti dei Lavoratori per la sicurezza. Riteniamo indispensabile che si intervenga attraverso una cabina di regia prefettizia per coordinare tutte le strutture ispettive e per garantire un collegamento certo tra le stesse e il 118 e il Sindacato chiede di essere coinvolto in considerazione della esperienza che ha portato in questi anni dove presente”.