Un mega mercato settimanale a Novi

    Sul modello delle fiere annuali ma 50 volte l'anno

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    Mercato del giovedì a Novi

    Un’occasione  “quasi storica” di avviare un nuovo progetto generale in città, a proposito del mercato che si tiene ogni giovedì.

    La proposta è dell’Ascom – Confcommercio. Il “giovedì”, infatti, ha rappresentato da sempre, per la zona del Novese e Valli, un appuntamento che va ben oltre l’aspetto mercatale, consolidandosi come evento sociale di una comunità.

    Per tutta una serie di eventi e decisioni che ben conosciamo, – spiega Massimo Merlando, presidente Ascom – la discussione in questo frangente ci porterebbe lontano, stiamo assistendo ad un triste e lento declino del nostro centro storico e  sollecitiamo fortemente un’inversione di rotta immediata, impegnandoci tutti a salvaguardare un bene comune. Ascom, nel 1998, è stata fautrice dello spostamento del mercato alimentare in via Garibaldi perché i nuovi grandi mezzi degli ambulanti non riuscivano a posizionarsi nelle storiche piazze ma anche perché, considerando che la maggior parte della popolazione risiede oltre la ferrovia, si offriva un servizio migliore e più agevole. Pur fra le molte perplessità e diffidenze iniziali, che ben ricordiamo, la scelta è stata un successo“.

    Siamo sempre stati contrari alla proposta di portare il mercato all’interno della Caserma Giorgi – prosegue Massimo Merlano – perché, pur gradito agli operatori ambulanti, si avviava un appuntamento che rischiava di diventare “estraneo” alla socialità cittadina. Abbiamo sempre sostenuto e sosteniamo, pur nel legittimo confronto dei vari interessi di parte, che “il mercato deve essere al servizio della città” e non “la città al servizio del mercato. Si propose allora e, rinnoviamo con vigore la richiesta di avviare un progetto che colleghi il mercato alimentare di via Garibaldi con quello di piazza XX Settembre con un percorso di banchi (di misure compatibili degli spazi a disposizione) lungo viale Saffi, via Girardengo e via Roma, valorizzando aree tematiche già esistenti (es. piazza Carenzi) con qualche proposta nuova (es. fiori e agricoltura in corso Marenco che ottimo successo aveva ottenuto in una fase sperimentale) nonché il recupero dei Portici Vecchi che devono diventare il “salotto” della città”.

    Oggi, sempre secondo Ascom,  assistiamo ad una situazione “slegata e approssimativa” che vede anche i banchi rimasti nel centro isolati e desiderosi di avvicinarsi ai due poli di attrazione con il commercio del centro storico che diventa “spettatore”.

    Un evento che si ripete 50 volte l’anno – conclude Merlano – è una opportunità straordinaria che sarebbe il momento di gestire con cura. Nonostante una crisi generale lunga e mai vista, le attività commerciali ed i pubblici esercizi ci offrono segnali positivi ed importanti con nuove aperture, riqualificazione, nuove metodologie di offerte e servizi. Ascom si inchina a queste persone intraprendenti e geniali che si mettono in gioco, che credono nei valori della nostra socialità, vogliono far rifiorire la nostra città ed offrire anche nuove opportunità di lavoro“.