Voltaggio ha proposto la fusione con Fraconalto ma la risposta è stata negativa. Lo ha rivelato Giuseppe Benasso, primo cittadino voltaggino, durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, quando è stata votata l’uscita del Comune dall’Unione montana Val Lemme, costituita nel 2014 con Carrosio, Fraconalto e Parodi. Dal primo gennaio 2023 Voltaggio sarà fuori e potrà aderire all’Unione che in queste settimane stanno costituendo Arquata, Cabella e Fabbrica Curone. I motivi della decisione, contro la quale ha votato l’opposizione, sono stati spiegati dallo stesso Benasso: “Nel 2015 tutte le funzioni dei 4 Comuni dovevano essere associate ma a oggi è stata associata solo la centrale unica di committenza per gli appalti. Abbiamo solo l’ufficio tecnico, con un unico dipendente e gli altri tre Comuni hanno rifiutato di assumere un altro tecnico. Abbiamo pagato un professionista per redigere il piano di protezione civile dell’Unione, poi non attuato. Il futuro dell’Unione Val Lemme è davvero fosco, per questo avevo proposto agli altri sindaci di unirci tutti con Arquata, Comune dotato di personale e di servizi sia per l’ufficio tecnico, i tributi e il sociale, come il nido”.

Il municipio di Voltaggio
Il municipio di Voltaggio.

Benasso ha però ricordato che l’ideale sarebbe la creazione di un unico Comune in Val Lemme con Gavi come riferimento e i singoli municipi aperti nei paesi. Una strada che il primo cittadino ha tentato di percorrere con Fraconalto, Comune con il quale condivide, tra l’altro, la scuola. “Purtroppo – ha commentato – ha ricevuto una risposta negativa dall’amministrazione comunale”. La legge sulla fusione tra Comuni prevede lo stanziamento da parte dello Stato di notevoli fondi e una capacità maggiore di assumere personale. Rispetto all’uscita dall’Unione Val Lemme, l’opposizione, con Michele Bisio, ha accusato la maggioranza di aver aver fatto “una scelta di colore politico legandosi ad Arquata e Novi”. Benasso ha replicato che “l’Unione Val Lemme è uno strumento che non funziona, per questo va cambiato. Noi siamo stati eletti per amministrare non per stare solo seduti qui”