Una mostra e una piazza dedicate allo scrittore Giuseppe Marotta

Il 5 aprile a Gavi la cerimonia che vedrà protagonista l'autore napoletano, famoso per "L'oro di Napoli", scomparso nel 1963: la moglie era la gaviese Pia Montecucco.

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Giuseppe Marotta (a sinistra) con Silvana Mangano
Giuseppe Marotta (a sinistra) con Silvana Mangano
Una piazza e una mostra dedicate a un grande scrittore. A Gavi il 5 aprile, in occasione della cerimonia di intitolazione della piazza a fianco del teatro allo scrittore Giuseppe Marotta (Napoli, 1902 – 1963) che avrà inizio alle 16 alla presenza degli amministratori comunali, sarà inaugurata la mostra “A Milano non fa freddo” nell’atrio del Comune, con brindisi offerto dal Consorzio tutela del Gavi.
La mostra resterà aperta al pubblico, con ingresso libero, da sabato 5 a domenica 13 aprile.
La curatela è di Claudia Casolaro, che ha ideato Transito di vite, dando luce a una lunga ricerca d’archivio.
Il titolo della mostra è tratto da uno dei tre libri dedicati a Milano dallo scrittore Giuseppe Marotta: “A Milano non fa freddo” (1949), “Mal di Galleria” (1958), “Le Milanesi” (1962) pubblicati da Bompiani. Dopo la prima tappa milanese della mostra, allestita nella Casa Museo Spazio Tadini, dal 23 gennaio a sabato 8 marzo, la seconda sarà a Gavi per proseguire a Genova, Roma e Napoli, città importanti nella vita dello scrittore.
Sarà l’occasione per conoscere il nodo narrativo che unisce Napoli, Milano e Gavi, i cui interpreti sono due artisti napoletani (Marotta e Casolaro) che sposarono nel 1927 e nel 1929 due sorelle gaviesi, Pia e Maria Montecucco.  Le due coppie si conobbero a Milano, i matrimoni delle due coppie avvennero a Gavi nella chiesa di San Giacomo Maggiore. A Milano nacquero tutti i loro figli.
Attraverso queste figure legate da rapporti di amicizia e parentela, si offre uno spaccato sociale e culturale, significativo del panorama artistico, cinematografico, letterario ed editoriale che segna un’epoca importante, quella d’inizio Novecento, fatta di migrazioni, invenzioni e iniziative imprenditoriali.
Giuseppe Casolaro (1901-1985) illustratore e pittore, dopo il diploma all’Accademia di Belle Arti di Napoli visse a Parigi dove fu scoperto da Leonetto Cappiello, noto in Italia per i manifesti Campari. Da Parigi giunse a Milano, città in cui fece carriera come illustratore per grandi committenti come Pirelli, Michelin, Bayer, La Rinascente.
Giuseppe Marotta junior (1929 – 1999), grafico e pittore nato a Milano, visse a lungo a Gavi con la seconda moglie e i loro due figli.
Massimo Casolaro (1931 – 2022), figlio primogenito di Giuseppe Casolaro e Maria Montecucco, si trasferì da Milano a Gavi nei primi anni ’70 e creò, con la moglie Enrica Bonetti, la galleria d’arte Il doge (dietro l’abside della chiesa parrocchiale), il ristorante Le cantine del Gavi e, nel novembre del 1974, la prima rivista mensile di bricolage, Far da sè, che nel 2024 ha compiuto 50 anni.
Giuseppe Marotta fu giornalista anche per il settimanale “ L’Europeo (dal 1955 al 1963) e qui citiamo una risposta che diede a una lettrice: le scrisse che ” l’autentico luogo di nascita di un uomo è quello che gli dà lavoro, pane e dignità”.
Nel 1983, per celebrare i 20 anni dalla morte dello scrittore, oltre alla commemorazione avvenuta a Gavi (a cui era presente anche Indro Montanelli), la città di Milano stampò una edizione speciale del libro “A MILANO NON FA FREDDO” rilegato in brossura, 400 copie numerate, con un “Grazie, Marotta” firmato dal Sindaco Carlo Tognoli e i contributi, in sua memoria, di amici e colleghi, tra i quali Enzo Biagi, Dino Buzzati, Oreste del Buono, Indro Montanelli, Nazareno Fabbretti