Non è la più grande e nemmeno la più famosa, ma sicuramente è una delle isole più affascinanti dell’arcipelago delle Eolie. Un minuscolo paradiso in cui non esistono strade, ci si sposta a dorso di mulo, la gente vive in armonia con il paesaggio e la natura scandisce le giornate. Il tempo, qui, sembra essersi fermato.

alicudi
Alicudi

Meta perfetta per staccare veramente la spina e rigenerarsi lasciandosi cullare dal mare e dai venti che accarezzano Alicudi, la più lontana e la meno mondana di queste isole vulcaniche. Poche decine di abitanti e poche concessioni alla tecnologia, il minimo indispensabile per restare “connessi” al mondo fuori, ma tanta, tanta libertà. In fondo una vacanza o meglio, un viaggio, dovrebbe trasmettere proprio questo: LIBERTA’.

TEMPO E NATURA

Una volta arrivati sin qui con aliscafi e navi, sempre che madre natura non ostacoli l’attraversata con  maree, insabbiamenti, vento forte e condizioni proibitive del mare, ci si può perdere fra sentieri e mulattiere che percorrono verso la cima l’antico vulcano, ricreando un’atmosfera del tutto unica.
Vista dal mare Alicudi si presenta come una figura conica, parte finale di un vulcano ormai inattivo da millenni, che si alza in superficie fino a 600 metro e sprofonda negli abissi per un chilometro e mezzo. Ai suoi piedi un molo lungo e strettissimo popolato da barche a riposo, un bar, la biglietteria di navigazione e poi i muli, protagonisti di un’isola in cui sono praticamente bandite le autovetture, gli autobus, i ciclomotori etc. L’unico mezzo per spostarsi, qui, sono i propri piedi oppure i muli.

Dal porticciolo partono diverse mulattiere fatte di gradini in pietra e muretti a secco. Una di queste accompagna verso piccole abitazioni sparse e alcune delle sei contrade di Alicudi.
Percorrere le mulattiere verso la cima del vulcano, al Piano Filo dell’Arpa, è una sorpresa continua, totalmente immersi in una natura selvaggia e allo stesso tempo accogliente, spesso interrotta dalle tipiche dimore eoliane, con i tetti piatti sorretti da colonne che poggiano sui muretti dei terrazzini. A completare la scena spuntano fichi d’india, capperi, ginestre, vigne  e l’erica.

QUIETE E PANORAMI SPETTACOLARI

Dall’alto si possono scorgere il porto lontano, i tetti delle case superate e un magnifico orizzonte in cui Filicudi, l’altra isoletta, regna incontrastata. Dal porto, invece, si possono ammirare le Isole Eolie in fila: da Stromboli a Filicudi, da Salina, a Vulcano e Lipari, e sullo sfondo persino la cima più remota dell’Etna.

La più isola fra le isole, Alicudi merita senz’altro una visita con calma e con la giusta compagnia. Un vero esempio di turismo esperienziale, dove tutti i sensi sono appagati, regalando un ricordo indelebile per un viaggio insolito.

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