Vent’anni fa nasceva “Verso il Kurdistan”, l’ Associazione impegnata in numerose iniziative a favore del popolo kurdo, un popolo da sempre negato e sottoposto a genocidio sia fisico sia culturale. Ricordiamo in particolare, i progetti sanitari a favore del Campo rifugiati di Makhmour, in sud Kurdistan, al progetto per la costruzione di un ospedale aShengal (nord Iraq), nella terra degli yazidi, vittime della ferocia criminale dell’ISIS, ai progetti di adozione a distanza delle famiglie dei detenuti politici in Turchia, finanche ai progetti di sostegno scolastico per le ragazze di Van e di Yukekova/Hakkari.
L’Associazione ha scelto di celebrare l’anniversario in Val Borbera, sabato 8 ottobre, con una passeggiata sui Sentieri dei Partigiani,.
“Con questa camminata in Val Borbera, – spiegano gli organizzatori- vogliamo idealmente unire la Resistenza di ieri a quella di oggi, far conoscere alle nuove generazioni che vi sono altri popoli, come il popolo kurdo, che lottano per liberarsi dai gioghi della tirannia dei vari regimi mediorientali e che, faticosamente, stanno percorrendo quella strada che nel ’45 ha portato il popolo italiano a quelle conquiste di valori e libertà mirabilmente scolpiti nella prima parte della nostra Costituzione”.
Il cammino sarà accompagnato da testimonianze di protagonisti degli eventi e da letture sulla Resistenza di ieri e di oggi. All’iniziativa parteciperà Alessandro Orsetti, padre di Lorenzo “Orso” Tekoser, partigiano internazionalista, recentemente caduto in Rojava ad opera delle bande nere dell’ISIS. Il percorso di circa 3 Km e mezzo, si effettua lungo uno dei Sentieri della Libertà, nel tratto tra Pertuso e Rocchetta Ligure, dove si sono svolti alcuni degli avvenimenti più significativi della Resistenza partigiana in valle.
Foto: Massimo Sorlino
Il programma prevede: ritrovo alle 9.30 a Pertuso, frazione di Cantalupo Ligure, sul piazzale presso la Stele. Da qui si raggiungerà la frazione Colonne, altro luogo simbolo della resistenza valborberina. Alle 12.30 , sosta per un pranzo al sacco con prodotti locali . Il cammino proseguirà fino a Rocchetta Ligure dove è prevista la visita del Museo della Resistenza e Vita Sociale in Val Borbera e la proiezione di un video su “Orso” Tekoser.
La partecipazione è aperta a tutti. Ai partecipanti verrà distribuito un kit con materiale dall’Associazione Verso il Kurdistan, dal Museo della Resistenza e della Vita Sociale in ValBorbera, a ricordo della manifestazione e un libro fotografico sul campo profughi kurdo di Ayasma di Istanbul, oggi spianato dalle ruspe, oltre ad un pranzo al sacco (offerta minima 10,00 euro, su prenotazione).
Per saperne di più.
I kurdi sono un popolo di oltre 40 milioni di abitanti, divisi tra Turchia, Iraq, Iran e Siria, collocati al centro del Medio Oriente, in quella terra che corrisponde all’antica Mesopotamia, là dove è nata l’agricoltura, la prima scrittura, dove scorrono i grandi fiumi biblici, il Tigri e l’Eufrate, dove Zaratustra predicava l’amore per gli armenti, per la terra e le piante. I kurdi sono il più grande popolo della terra senza uno stato, uno stato che i kurdi però rifiutano, dopo aver visto gli orrori della guerra nella ex Jugoslavia ed ovunque laddove prevalgono i nazionalismi e i localismi: loro dicono che di confini ce ne sono già tanti, tutti fasulli, tutti inventati dal colonialismo occidentale, vecchio e nuovo. I kurdi rivendicano il diritto all’autodeterminazione, al riconoscimento della loro lingua, della loro cultura, delle tradizioni millenarie, una legittima autonomia e una democrazia di genere e dal basso, come sta avvenendo dal 2011 nel nord della Siria, in Rojava, a Shengal e nel Campo di Makhmour.
Per Info: Antonio Olivieri 335/7564743; Daniela Basso 348/0739395; Maria Cristina Pertica 333/8045547