“Un progetto urbanistico di livello nazionale”: così l’assessore Antonino Bailo ha definito il preliminare del piano particolareggiato e della variante relativa all’allargamento di via Roma che ieri, 7 marzo, il Consiglio comunale di Serravalle Scrivia ha approvato con i voti della maggioranza e del consigliere di opposizione Francesco Scaiola. Contrari invece, Anna Massone e Walter Zerbo di Serravalle Futura. Assente l’altro consigliere di minoranza, Pasquale Vecchi. Come è noto, il progetto prevede l’abbattimento parziale o totale di una serie di edifici lungo la strada che costeggia la ferrovia Torino-Genova per ampliarla a due corsie tra piazza Caduti e Porta Genova. In questo modo, secondo la maggioranza, il tratto parallelo di via Berthoud sarà pedonalizzato e il centro storico potrà così essere rivitalizzato dopo decenni di abbandono a degrado. I soldi ci sono, almeno buona parte: 12 milioni di euro dal Terzo valico su una spesa complessiva di 18 milioni “ma ci sono già società interessate pronte a investire”, ha assicurato il sindaco Alberto Carbone, secondo il quale “questo è l’ultimo treno per Serravalle”.

Via Roma a Serravalle

Bailo ha assicurato la massima partecipazione dei cittadini grazie alle osservazioni che potranno presentare dopo il periodo di pubblicazione: “Sarà un progetto condiviso”. Poi ha anche lanciato una stoccata alla Commissione regionale per gli insediamenti d’interesse storico, che insieme alla Soprintendenza Architettonica inizialmente si era opposta all’intervento per i notevoli interventi previsti sul centro storico: “Si erano fumati qualcosa di pesante, senza dubbio. Bastava leggere il loro parere per capire. Dobbiamo ringraziare il vicepresidente della Regione Fabio Carosso, che è intervenuto a nostro favore”. Il gruppo Serravalle futura, come si diceva ha votato contro il progetto preliminare. In una nota, Massone e Zerbo ritengono che “l’intervento non risolva i problemi del traffico a Serravalle né possa riqualificare l’intero centro storico, per il quale servono interventi che mantengano e facciano ritornare gli abitanti e le attività economiche”. Con questa scelta, proseguono, “si spenderanno ingenti risorse per una piccola opera e si perderà ogni possibilità di realizzare la circonvallazione, che risolverebbe il problema del traffico in paese. Invece, quest’ultimo non sarà ridotto: che ripercussioni ci saranno sull’asse centrale del paese? ci saranno meno code e meno inquinamento? I titolari delle attività e gli abitanti degli edifici coinvolti nell’intervento i quali, nonostante il degrado, hanno investito e ancora operano o vivono in quella parte di centro storico saranno indennizzati in modo adeguato e potranno o vorranno tornare?”. Carbone ha assicurato di aver già avviato un dialogo con queste persone, che potranno presentare le loro osservazioni al progetto. L’iter del raddoppio di via Roma non sarà concluso da questa amministrazione comunale poiché quest’anno a Serravalle si elegge il nuovo sindaco.